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Condotta assistenziale durante e dopoil parto

4.5.2010
Per alcune mamme il travaglio e lungo e faticoso, mentre l'espulsione del bambino dura pochi attimi. Quando finalmente vediamo il nostro bambino tutto il dolore e' dimenticato.

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Il compito principale dell'ostetrica è di assistere al disimpegno della testa facendo in modo che risulti meno traumatico possibile per il bambino, cercando di proteggere il perineo della donna. E' al momento del parto che l'ostetrica decide se conviene praticare o no l'episiotomia. E' un'incisione del perineo della donna eseguita quando la testa preme sul margine vulvare, per facilitare la fuoriuscita della parte presentata e per proteggere i tessuti molli materni da possibili lacerazioni.
 
L'episiotomia può essere di tre tipi: mediana, laterale, medio-laterale, la più frequente. Viene effettuata a destra per maggiore praticità nella riparazione.
 
Il taglio è di per se poco doloroso data la scarsa innervazione della zona e l'impegno della donna nella spinta che la distraggono momentaneamente.
 
Essa è indicata:

    * quando si vuole accelerare la nascita del feto perché lo si ritiene sofferente;

    * se il disimpegno risulta ostacolato da una eccessiva rigidità del pavimento pelvico;

    * per prevenire lacerazioni gravi;

    * in caso di parto prematuro, per ridurre al minimo i danni al feto.

Una volta nato il bambino viene posto sulla pancia della mamma se questa lo desidera e si favorisce l'attaccamento al seno. Passato qualche minuto si pinza il cordone ombelicale e lo si recide. Se la donna desidera donare il sangue cordonale e non ci sono fattori sfavorevoli il cordone verrà clampato subito dopo la nascita del bimbo e dopo accurata disinfezione del restante funicolo e preparazione di un campo sterile, si provvede alla raccolta.
 
Da questo momento il piccolo deve affrontare da solo i primi ostacoli della vita autonoma extrauterina, deve compiere i primi atti respiratori ed adattarsi alla nuova temperatura ambientale.
 
Subito dopo la nascita gli verranno prestate le prime cure: gli verranno liberate le prime vie aeree dal muco con un piccolo aspiratore, sarà asciugato con dei telini caldi, gli verrà applicato il braccialetto di riconoscimento con i dati anagrafici dei genitori, la data e il numero progressivo di nascita.
 
Lo stesso bracciale viene applicato anche al braccio della neo-mamma. Il piccolo sarà poi affidato alle cure delle infermiere del nido. Da ultimo la neo-mamma deve aspettare il secondamento.
 
Per secondamento si intende il distacco e la fuoriuscita della placenta, esso avviene in un tempo variabile da pochi minuti fino ad un'ora dopo la nascita del bimbo e richiede un piccolo sforzo espulsivo non doloroso da parte della puerpera.
 
Se non ci sono lacerazioni perineali e non è stata praticata l'episiotomia, il parto può dirsi concluso.
 
Il medico provvede alla sutura qualora ce ne sia bisogno, questa verrà eseguita in anestesia locale. I punti di sutura nella maggior parte dei casi non devono essere rimossi perché si riassorbono e cadono da soli.
 
Oltre all'ostetrica, al medico e all'infermiera del nido in sala parto vi è anche il padre o un familiare scelto dalla gravida, la loro presenza crea una sorta di intimità, di sicurezza e può essere fonte di tranquillità, solidarietà e coraggio per la donna che deve partorire. Per il padre invece significa sentirsi più partecipe, più attivo nella nascita di suo figlio.
 
Dopo il parto l'ostetrica provvede a controllare lo stato di retrazione e contrazione dell'utero che deve formare il cosiddetto globo di sicurezza, necessario perché si riduca la perdita ematica.
 
Successivamente l'ostetrica compila gli attestati di nascita che consegnerà alla puerpera spiegandole le varie procedure burocratiche. Trascorse le due ore del post-partum, in cui la donna viene assiduamente controllata dall'ostetrica, viene invitata ad urinare, a provvedere alla propria igiene intima e se lo desidera può fare una doccia; dopodiché viene accompagnata in reparto di degenza.
 
Tratto da: http://www.ausl.pc.it/dedicato/dedicato_donne/dedicato_donne.asp

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