La prima volta su Miobambino? Qui puoi dare un'occhiata a ciò che è Miobambino e come ti può aiutare.   |   Leggi di più    
Miobambino.it utillizza i cookie necessari al funzionamento de sito ed utili per fornire all’utente una migliore esperienza di navigazione e per inviare pubblicità.
Ogni browser ha la possibilità di abilitare o bloccare i cookie. Visitando e utilizzando il sito, acconsenti all'uso dei cookie. Per continuare, clicca su "OK”.   Scopri di più.

Gravidanza: gli esami del sangue

Miobambino, 11.1.2011
Ecco quali sono e a che cosa servono gli esami del sangue consigliati in gravidanza per ridurre i rischi

image
/11



Gli esami del sangue in gravidanza sono dei controlli obbligati che bisogna fare per affrontare nel migliore dei modi il lieto evento cercando di ridurre al minimo i rischi.

Il tipo di esami e la loro frequenza variano, ovviamente, da gravidanza a gravidanza e sarà il ginecologo che segue la gestante a stabilire quali e quando farli.

 

Quali sono e a che cosa servono?

Di solito quelli necessari per poter contare su di una gravidanza tranquilla sono i seguenti:

 

  • Identificazione del gruppo sanguigno e dell’Rh

    L’identificazione del gruppo sanguigno e dell’Rh è indispensabile per accertare il gruppo sanguigno della gestante.

    Se la mamma ha il fattore Rh negativo è necessario controllare anche quello del padre: se anche il suo dovesse risultare negativo non ci sono problemi, ma se il papà invece dovesse risultare Rh positivo, è possibile che il figlio possa ereditare il fattore Rh del padre, e quindi avere il sangue incompatibile con quello materno.

    Il sangue della madre potrebbe entrare in contatto con quello del feto e produrrebbe di conseguenza degli anticorpi che andrebbero a distruggere i globuli rossi del bambino. Questo potrebbe verificarsi molto difficilmente in caso di prima gravidanza, in quanto il feto è protetto dalla placenta e quindi non vi è contatto.

    È di fondamentale importanza però, per proteggere un'eventuale successiva gravidanza, eseguire un’iniezione di immunoglobuline (anticorpi) anti-fattore Rh positivo subito dopo il parto.

    In mancanza di questa profilassi un successivo neonato potrebbe correre il serio rischio di contrarre una grave malattia chiamata eritroblastosi fetale o ittero emolitico del neonato, particolare anemia emolitica in associazione ad un ingrossamento del fegato e della milza, ittero e edema generalizzato.

 

  • Emocromo

    L’emocromo ha lo scopo di controllare il corretto livello dei globuli rossi e loro dimensione, dei globuli bianchi e dell’emoglobina. In gravidanza, a causa dell’aumento considerevole della massa sanguigna materna, si potrebbe avere un sangue più diluito con conseguente lieve anemia.

 

  • Glicemia

    Va effettuata almeno tre volte nel periodo della gestazione e controlla la quantità di glucosio, zucchero, nel sangue. In caso di livello oltre la norma potrebbe essere indice di diabete gestazionale.

 

  • Azotemia e Creatininemia

    Vanno effettuati almeno tre volte nel corso della gravidanza e misurano la quantità di azoto e creatinina, i rifiuti del metabolismo, presenti in circolo. In caso di livelli oltre la norma ci si troverebbe in presenza di una insufficiente funzione renale e i reni, va ricordato, in gravidanza sono soggetti ad un superlavoro (dovendo filtrare una quantità di sangue maggiore).

 

  • Rubeo-test

    Il Rubeo-test serve a controllare se la futura mamma è immunizzata contro la rosolia.

    Se negativo, significa che la mamma non ha contratto la rosolia e quindi bisogna controllare che non venga contagiata durante la gravidanza.

    Se si dovesse contrarre il virus nel primo trimestre di gestazione, infatti, il feto potrebbe nel 70-90% dei casi essere contagiato e andare incontro ad aborto o a gravi malformazioni quali sordità, cardiopatie congenite, cataratta e altre ancora.

 

  • Toxo-test

    Il Toxo-test serve a controllare se la mamma è immunizzata contro la toxoplasmosi.

    In caso negativo si dovranno prendere delle severe misure comportamentali, igieniche e dietetiche quindi non mangiare carne cruda o poco cotta, lavare e disinfettare le verdure e evitare di avere contatto con i gatti.

    In caso di risultato positivo del test, queste misure precauzionali non sono necessarie.

 

  • Ricerca dell’Antigene Australia

    La ricerca dell’Antigene Australia, oggi chiamato HbsAg, serve a verificare se la gestante è portatrice sana del virus dell’epatite B.

    In caso affermativo il neonato dovrà essere sottoposto a quelle terapie che sono in grado di evitare l’insorgere dell’epatite B.

 

  • Reazione di Wassermann oppure V.D.R.L.

    La reazione di Wassermann oppure V.D.R.L. serve a controllare l’eventuale presenza di sifilide.

 

  • Sideremia e percentuale di transferrina insatura

    La Sideremia e percentuale di transferrina insatura servono a evidenziare una eventuale carenza di ferro.

 

  • Bilirubina e Transaminasi

    Bilirubina e Transaminasi servono a controllare la corretta funzionalità epatica.

 

  • Proteine totali ed esame completo delle urine

    Le Proteine totali controllano, appunto, la quantità delle proteine presenti nel sangue. Infine l’esame completo delle urine che fornisce un quadro completo sulla funzionalità renale e sullo stato generale della gestante.


    Foto: Renjith Krishnan


Clicca su “Like” e aggiungi il tuo commento su questo articolo

Forma e grandezza del pancione in gravidanza
Molte mamme temono che il loro pancione non sia della grandezza “giusta” e si confrontano con le altre mamme. Ma che for...
4
Olio e semi di lino in gravidanza
L'olio e i semi di lino presentano importanti proprietà nutritive, ma un recente studio ha dimostrato che in gravidanza ...
4
Lo iodio in gravidanza
Lo iodio è un minerale fondamentale per l’organismo, soprattutto durante la gravidanza. Ne bastano piccole quantità per ...
4
La cellulite in gravidanza
A volte la gravidanza provoca la comparsa o il peggioramento della cellulite. Quali sono le cause e i possibili rimedi?
4