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I benefici dello Yoga in gravidanza

Miobambino, 13.7.2013
La pratica dello yoga in gravidanza fa bene sia a mamma che bambino: adottando qualche precauzione è una delle discipline migliori che si possano seguire in gravidanza.

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Yoga
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Yoga in gravidanza: origini e filosofia

La gravidanza è uno stato fisico e psichico completamente nuovo che la donna si trova ad affrontare. Le continue modificazioni ormonali e fisiche cui è soggetta nei 9 mesi di attesa del parto rendono molto favorevole la pratica dello yoga in gravidanza, che permette di entrare maggiormente in confidenza e in ascolto del proprio corpo, dei suoi cambiamenti e dei suoi bisogni
Ma anche per quanto riguarda la gestione dell’umore, e soprattutto della paura legata al parto, la particolare combinazione di esercizio fisico, respirazione e meditazione propria dello yoga (in questo caso principalmente Hatha yoga) favorisce un approccio più sereno al momento del travaglio.

 

Yoga in gravidanza: la pratica

Durante la gravidanza le lezioni cambiano a seconda del trimestre in cui si trova la gestante. In ogni caso è sempre consigliabile svolgere una lezione completa che comprenda asana, pranayamae rilassamento.

  • 1° trimestre. Sono praticabili tutte le posizioni yoga classiche senza restrizioni. L’unica accortezza è di bere molta acqua per mantenere alta l’idratazione.

 

  • 2° trimestre. Le giunture cominciano ad allentarsi quindi alcune posizioni non sono più praticabili. In questo mese si cominciano a praticare quegli esercizi che rafforzano i muscoli della schiena e della parete pelvica. Si evitano anche esercizi sdraiati sulla schiena per mantenere costante il flusso verso l’utero.

 

  • 3° trimestre. Le posizioni sono ora praticate con il minore sforzo possibile e facendo bene attenzione e non eseguire mai movimenti troppo bruschi o di compressione dell’addome. Viene privilegiata la pratica del Pranayama anche per prepararsi al momento del parto, in cui una buona respirazione è fondamentale ai fini del rilassamento e della facilitazione del travaglio.


Yoga in gravidanza: benefici

Lo yoga in gravidanza contribuisce ad alleviare tutti i disturbi tipici quali nausea, stanchezza, gonfiore (soprattutto di gambe e piedi).

Questo si attua attraverso la regolazione della circolazione del sangue - attraverso il respiro - che subisce rallentamenti in questo periodo a causa del fatto che è necessario pompare sangue per due.

Inoltre lo yoga, e in particolare le asana consigliate per la gravidanza, rafforza il controllo dei muscoli pelvici e della schiena, aiutando quindi la futura puerpera ad assumere la giusta posizione al momento del parto.

Gli esercizi di respirazione, soprattutto la respirazione Ujjayi, aiuta a migliorare il controllo delle emozioni, soprattutto della paura.

La paura produce adrenalina che, durante il parto, può essere molto controproducente in quanto antagonista dell’ossitocina, l’ormone che fa progredire il travaglio. La pratica dello yoga favorisce l’auto rilassamento ed insegna a non irrigidire il corpo nei momenti di tensione, cosa che potrebbe rivelarsi fondamentale durante il parto.

 

Yoga in gravidanza: curiosità

Lo yoga in gravidanza fa bene alla mamma ma fa bene anche al bambino.

Infatti durante in nove mesi che trascorre nell’utero materno il nascituro assorbe umori e stati d’animo della madre: praticare yoga aiuta a rilassarsi e ad entrare in contatto con il proprio sé profondo, quindi le sensazioni trasmesse al bambino saranno di armonia e pace interiore, contribuendo a creare armonia nel nascituro già dai primi istanti della sua vita.

 

Yoga in gravidanza: da evitare

Durante la gravidanza sono da evitare tutte le posizioni capovolte ed alcuni stili in particolare come il Bikram yoga (yoga al caldo) che potrebbe condurre ad un surriscaldamento del corpo.
Anche la respirazione Kapalabhati – chiamata “respiro di fuoco” nel Kundalini yoga – è da evitare soprattutto nel primo trimestre.

 

fonte: www.cure-naturali.it

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