Pablito alle 08:51
nel tema RE: Maternità surrogata
Oggi è possibile conoscere in anticipo, e quindi prevenire, molti dei fattori di rischio che potrebbero poi complicare la gravidanza o rappresentare un rischio per la salute del bambino.
Prima di tutto occorre rendersi conto che una gravidanza desiderata e programmata ha meno problemi per la futura mamma e per il futuro bambino.
Quindi rendersi conto che lo sviluppo del futuro bambino comincia con il concepimento, che il giorno del concepimento è imprevedibile e che il periodo più critico per la salute dell’embrione e il benessere del futuro bambino è proprio quando la futura mamma non sa ancora di essere incinta. Ne deriva che l’atteggiamento di chi desidera una gravidanza deve essere del tutto identico a quello di una donna che è già in gravidanza, in particolare per gli stili di vita.
Convincersi che uno stile di vita corretto, basato su:
* non fumare,
* non bere bevande alcoliche,
* non usare sostanze stupefacenti,
* non assumere farmaci se non strettamente necessari,
* seguire un’alimentazione ricca di frutta e verdura e povera di grassi,
* fare un adeguato esercizio fisico,
sono tutti elementi importanti per mantenere ognuno di noi in buona salute, ma … in previsione di una gravidanza diventano assolutamente basilari e imprescindibili per prevenire alcuni possibili problemi alla futura mamma e al suo bambino.
Recarsi dal proprio medico di fiducia e con lui valutare:
* se sia opportuno effettuare una consulenza genetica con uno specialista, nel caso in cui i futuri genitori o i parenti più stretti soffrano o abbiano sofferto di certe malattie genetiche o di certe malformazioni che possono essere trasmesse al futuro bambino
* se sia opportuno effettuare una visita medica con uno specialista, nel caso in cui la futura mamma abbia sofferto o soffra di certe malattie croniche come ad esempio il diabete, l’epilessia, le malattie della tiroide, la pressione alta, le malattie del cuore oppure abbia comunque bisogno di prendere delle medicine.
* se, nel caso in cui la futura mamma sia una fumatrice, sia opportuno recarsi presso un centro di aiuto a smettere di fumare o è sufficiente la propria volontà
* se sia opportuno seguire una particolare alimentazione, nel caso la futura mamma abbia un peso corporeo elevato per la propria statura.
Quindi è opportuno affrontare con il proprio medico di fiducia alcuni argomenti che riguardano indistintamente tutte le donne:
* Farsi prescrivere un preparato a base di acido folico: il SSN ne ha inseriti alcuni tra i farmaci essenziali e gratuiti proprio per ridurre il rischio che certe malformazioni congenite possano verificarsi nel futuro bambino.
* Valutare con il medico se sia necessario eseguire alcuni esami di laboratorio.
Per la futura mamma
- esami del sangue e delle urine
- gruppo sanguigno e fattore Rh
- test per la rosolia (se negativo è necessario vaccinarsi)
- test per la varicella (se negativo è necessario vaccinarsi)
- test per la toxoplasmosi (se negativo andranno evitati certi alimenti come la carne poco cotta e gli insaccati)
- esame del sangue per la microcitemia (se positivo è necessaria una consulenza genetica)
- test per la sifilide (se positivo la terapia adeguata debella la malattia)
- test per l’HIV/AIDS (se positivo una terapia adeguata riduce il rischio di trasmettere l’infezione al futuro bambino)
- test per l'epatite B.
Per il futuro papà
- esami del sangue e delle urine
- gruppo sanguigno e fattore Rh
- esame del sangue per la microcitemia (se positivo è necessaria una consulenza genetica)
- test per la sifilide e l’AIDS (se positivi vanno messe in atto precauzioni per evitare il contagio)
Infine, ultima regola da seguire è andare dal proprio ginecologo di fiducia non appena la futura mamma sa di essere incinta.
Se il bambino non arriva
È normale che passino alcuni mesi prima di riuscire a concepire un figlio. Infatti i giorni fecondi, cioè i giorni in cui la donna può rimanere incinta, sono solo due o tre al mese. Se in una coppia che ha normali rapporti sessuali, la gravidanza non si verifica entro sei mesi - un anno, può essere utile rivolgersi al ginecologo: spesso per risolvere il problema sono sufficienti alcuni consigli per individuare il periodo fecondo, oppure una semplice terapia, sia per l'uomo che per la donna, dopo alcuni esami.
Tratto da: http://www.ministerosalute.it/saluteDonna/
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