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Trasporto materno e neonatale

4.5.2010
Il trasporto della gravida e del neonato deve essere considerato una componente essenziale di un piano di regionalizzazione delle cure perinatali. Quando le condizioni che hanno richiesto il trasferimento del neonato si sono risolte.

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Il Servizio di Trasporto Assistito Materno (S.T.A.M.) deve essere realizzato sulla base di un collegamento funzionale tra strutture territoriali e strutture di ricovero collegate in rete tra loro e con le reti regionali dell’emergenza – urgenza sanitari territoriale (Servizio 118). Quando possibile il trasporto materno deve essere programmato e prevedere il collegamento continuo tra struttura inviante e ricevente. Il trasporto assistito materno può essere affidato, purché in presenza di ostetrica e se necessario di ostetricoginecologo, ai mezzi operativi afferenti ai Dipartimenti di Emergenza-Urgenza ed Accettazione (D.E.A.) di I e II livello secondo le linee guida per il sistema di emergenza-urgenza, elaborate dal Ministero della Sanità in applicazione del D.P.R. 27.03.1992. Anche in presenza di una corretta organizzazione assistenziale che preveda il trasferimento della gravidanza a rischio, circa l’1 % dei nati vivi può avere la necessità di essere trasferito.
 
Anche il Servizio di Trasporto ed Emergenza Neonatale (S.T.E.N.) deve essere collegato con le reti regionali dell'emergenza-urgenza sanitaria territoriale (118). I vantaggi previsti con l'attivazione di questo servizio saranno conseguiti soltanto nelle aree in cui sarà possibile attivare tutti i posti letto di Terapia Intensiva Neonatale necessari.
 
Le Regioni, nell’ambito degli interventi di programmazione devono formalizzare lo S.T.E.N. attuando i modelli operativi ritenuti più rispondenti ai bisogni della propria realtà territoriale. Il trasporto neonatale rappresenta la cerniera di collegamento tra punto nascita periferico e centro di riferimento di III livello e quindi deve provvedere ad un rapido, efficace e sicuro trasporto dei neonati che hanno bisogno di un livello assistenziale superiore a quello offerto dall'ospedale di nascita.
 
L'attività di trasporto deve essere espletata da personale con provata esperienza di Terapia Intensiva Neonatale e non dovrebbe, di norma, essere effettuata a cura del punto nascita che generalmente dispone di minori risorse quantitative e qualitative di personale e di attrezzature. L’attività professionale del personale addetto al trasporto neonatale non si esaurisce unicamente nell’assistenza durante le fasi di trasporto, ma comprende anche forme di consulenza, per situazioni di rischio perinatale, e di aggiornamento professionale, che devono essere oggetto di specifici accordi tra Enti, anche ai fini delle remunerazioni accessorie.
 
Ogni servizio può essere costituito, a seconda delle esigenze e dei bacini di utenza, da una o più Unità Operative. Considerate le differenti situazioni locali, le singole Regioni nell’ambito delle norme applicative dei P.S.R. devono predisporre direttive sui criteri essenziali e sulle indicazioni relative al trasferimento delle gravidanze a rischio e del neonato patologico per facilitare l’accesso della gravida e del neonato alle strutture di livello corrispondente ai bisogni di salute materno – fetali e neonatali.
 
Si riportano in Allegato 2 i requisiti e gli standard di fabbisogno indicativi per il trasporto materno e neonatale rappresentanti indirizzo orientativi alle esigenze di programmazione regionale.
 
TRASPORTO MATERNO E NEONATALE
 

Obietivvi: 

 
- Accesso per il parto allasede più sicura nel rispetto delle scelte dell’utente e dell’offerta di servizi ai tre livelli
- Riduzione del trasporto neonatale con corrispondente incremento di quello prenatale
- Accettazione da parte dell’utenza dei trasferimenti
- Servizio di Trasporto Assistito materno (S.T.A.M.)
- Servizio di Trasporto d’emergenza neonatale (S.T.E.N.)
 

Azzioni:

 
- Istituzione di linee di indirizzo regionali per il trasporto della gravida e del neonato con particolare riferimento a: criteri indicatori per il trasferimento; modalità di trasferimento (con o senza assistenza attiva specialistica)
- Predisposizione nell’ambito del sistema 118 di percorsi dedicati al trasporto della gravida ad alto rischio e istituzione dello STEN a livello regionale per il neonato.
- Verifica dell’accettazione
- Attivazione del Servizio di Trasporto Assistito materno
- Attivazione del Servizio di Trasporto d’emergenza neonatale (S.T.E.N.)
 

Indicatori:

 
- percentuale dei parti a rischio elevato in U.O. di livello non adeguato
- Percentuale di rispetto delle linee di indirizzo con particolare riguardo ai criteri fissati per il trasferimento della gravida o del neonato (registro dei trasferimenti)
- Percentuale di percorsi dedicati al trasporto della gravida ad alto rischio attivati sui previsti
- Percentuale di STEN attivati sui previsti
- Percentuale del trasporto neonatale e Percentuale del trasporto prenatale
- Percentuale di accettazione
- valutazione dell’adeguatezza e dell’efficienza :n° delle strutture che hanno attivato il servizio di trasporto assistito materno; gravidanze a rischio trasferite sul totale delle gravidanze a rischio
- percentuale di S.T.A.M. attivati sui previsti
- valutazione dell’adeguatezza e dell’efficienza.: n° delle strutture che hanno attivato lo S.T.E.N. ,
- percentuale neonati trasferiti
- percentuale di S.T.E.R.N attivati sui previsti
 
Tratto da: www.mipaonline.it

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