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Bambini in casa: prevenire gli incidenti domestici

Miobambino, 4.5.2010
Situazioni pericolose in casa: come mamma e papà possono cercare di prevenirle

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Ogni bambino nei primi anni di vita è particolarmente curioso e sufficientemente incosciente per procurarsi situazioni di pericolo. A volte certe situazioni sono provocate o amplificate dal desiderio di richiamare l’attenzione degli adulti.


Schematizzando si potrebbe dire che nel primo anno di vita del bambino il genitore deve cercare di prevenire completamente la situazione di pericolo, mentre nei 2-3 anni successivi è più utile cercare di limitare il pericolo lasciando al bambino la possibilità di fare esperienza. Quando il bambino è più consapevole è necessario educarlo al pericolo senza utilizzare i divieti (che spesso il bambino non capisce) e senza cercare di annullare completamente i rischi (cosa del resto impossibile).


In rapporto all’età il bambino deve essere aiutato a capire e a conoscere sempre più la realtà che lo circonda: questo processo educativo avviene, per tutta la prima e la seconda infanzia, attraverso la sperimentazione diretta (il fare e il toccare).


È evidente che per i genitori è molto difficile creare intorno al bambino un ambiente protetto all’interno del quale abbia però la possibilità di fare esperienze e conoscenze.


Un altro limite in questo processo educativo riguarda la crescente capacità di performance del bambino in crescita: quello che il bambino non sapeva fare ieri lo può fare oggi con perizia.


È probabilmente inutile ricordare che il momento di maggior pericolo nei primi anni di vita si verifica quando il bambino impara a camminare: in questa fase di sviluppo le sue possibilità operative (e la velocità di esecuzione) sono molto superiori alle sue capacità mentali di avvertire il pericolo (e a questa età la paura è praticamente inesistente).


Quando il bambino ha l’età per guardare la televisione spesso riceve dai cartoni animati delle false informazioni e rischia di convincersi che tutto è possibile e nulla è pericoloso; non possiede infatti la capacità critica di capire ciò che è finzione e pertanto corre il rischio di emulare ciò che ha visto fare sul video dal suo eroe preferito.


Le principali situazioni di pericolo si verificano durante i traslochi, le feste, le vacanze, quando cioè gli adulti sono impegnati e distratti e l’ambiente in cui il bambino si trova risulta modificato.


Un’altra situazione a rischio si realizza quando ci si reca in visita da parenti o amici che non hanno figli piccoli oppure nelle situazioni in cui giocano insieme bambini di età differente (spesso anche i giochi dei fratelli più grandi possono diventare pericolosi).


Tra i principali incidenti domestici occorre molta attenzione al rischio di ingestione di farmaci, detersivi e veleni: questi prodotti devono essere tenuti possibilmente sotto chiave e comunque almeno collocati in alto (cioè non raggiungibili dal bambino neppure salendo sopra una sedia).


I giocattoli devono avere dimensioni tali da non essere ingeribili o inalabili; attenzione deve essere posta anche per i semi degli alimenti.


Per quanto riguarda il rischio di soffocamento occorre attenzione per i sacchetti di plastica, i palloncini di gomma sgonfi o rotti, le corde e le cinture.


Le cadute veramente pericolose sono quelle dalle scale (occorrono i cancelletti) e dalle finestre: per un bambino con fantasia non è difficile scoprire che salendo su una sedia appoggiata al davanzale è possibile vedere il panorama. Sotto divani e fasciatoi è utile porre tappetini che in caso di caduta attutiscono il trauma. Per evitare di scivolare sui tappeti è sufficiente inserirvi sotto apposite gomme antiscivolo.


Le ferite importanti sono generalmente provocate (oltre che dalle armi da fuoco) dai coltelli e dai vetri rotti di finestre, porte, ecc. (i vetri possono essere rivestiti da fogli di plastica adesiva trasparente che ne impediscono la frantumazione).


L’annegamento, oltre che in piscine non protette, può avvenire anche nella vasca o in ampie tinozze; nessun bambino piccolo dovrebbe giocare nell’acqua senza un adulto vicino.


Le ustioni sono quasi sempre causate da liquidi caldi; è sufficiente abituarsi a non avere il bambino quando si cucina e porre sempre le pentole nei fuochi più interni del piano di cottura.


Per i rischi elettrici sono inutili i copri-presa: è più utile usare prese di sicurezza (quelle con la membrana all’interno) ed installare efficienti salvavita.


L’elenco sopra riportato potrebbe provocare in qualcuno angoscia e panico; in realtà è stato fatto con la convinzione che solo la conoscenza dei problemi permette di intervenire (nel nostro caso di prevenire) evitando di subire gli eventi o di imparare tutto sulla propria pelle.


È utile ricordare che un incidente importante è sempre l'effetto di più cause e pertanto generalmente è sufficiente intervenire in almeno uno dei fattori che concorrono all’evento per evitare che questo si realizzi (non è realistico fidarsi della fortuna o della perizia dell’angelo custode).


Mi preme anche segnalare che per esperienza professionale e personale i nostri bambini nel primo anno sembrano fatti di gomma e i danni che riescono a procurarsi sono sempre inferiori sia ai rischi che sono stati capaci di inventarsi sia al piacere derivato dall’averci provato.

Articolo del dott. Alessandro Volta, pediatra, tratto dal sito www.vocidibimbi.it

 

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