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Estate: bambini a tavola

Miobambino, 30.5.2011
Frutta, verdura e tanti liquidi per evitare il rischio disidratazione: ecco una breve guida all’alimentazione dei più piccoli nei mesi estivi

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Il clima caldo e il movimento fisico continuo che caratterizzano le giornate estive suggeriscono di apportare alcune modifiche all’alimentazione dei bambini.

In generale (e il consiglio vale anche per gli adulti) d’estate si dovrebbe mangiare di meno perché rispetto all’inverno, a parità di attività, il corpo brucia meno calorie (ha bisogno infatti di meno energia per mantenere adeguata la termoregolazione corporea).

 

Proprio per questo motivo i bambini, istintivamente, hanno meno appetito durante i mesi caldi, e sarebbe bene assecondare questo desiderio, cercando di mettere a disposizione dei più piccoli, nei momenti di bisogno, alimenti che siano al contempo graditi e sani.

 

Un pasto pesante, infatti, sarà ancora più difficile da digerire se le condizioni climatiche - giornate torride, umidità alle stelle - non sono ideali!

 

Non va dimenticato, poi, che le alte temperature tendono a ridurre le difese immunitarie, soprattutto nelle fasce più deboli, come bambini e anziani: per questo l’alimentazione d’estate dovrebbe essere ricca di alimenti sani in grado di rifornirci delle sostanze nutritive necessarie: verdura e frutta fresca, ad esempio, e yogurt, utile a regolarizzare l’intestino.

 

Il betacarotene contenuto negli ortaggi e nella frutta di colore giallo, rosso e arancio stimola la melanina, mentre le vitamine antiossidanti A, C ed E – contenute in zucchine, spinaci, olio d’oliva, ma anche nella frutta secca, come mandorle, noci e nocciole – aiutano a rafforzare le difese della pelle e contribuiscono all’assorbimento del betacarotene.

 

 

Occhio alle calorie

Le statistiche più recenti indicano che in quarta elementare 1 bambino su 4 è in sovrappeso. Prendendo in considerazione una fascia d’età più ampia, dall’infanzia all’adolescenza, si calcola che sia addirittura il 40% dei giovani a superare il proprio peso ideale.

In effetti, l’apporto calorico giornaliero medio negli ultimi 50 anni è cresciuto del 20%, mentre è calato il consumo di alimenti poco raffinati e ricchi di fibre vegetali.

Non va trascurato, però, che se a prendere peso è un organismo giovane, ancora in fase di sviluppo, si verifica non solo un aumento del volume, ma anche del numero di cellule grasse che, moltiplicandosi, andranno a costituire un “patrimonio cellulare” difficile da tenere sotto controllo in seguito.

 

Non dimentichiamo, inoltre, che l’educazione al gusto per i più piccoli è molto importante: se si viene allevati consumando cibi molto salati, o molto dolci, si crescerà pensando che i cibi, per essere gustosi, debbano essere molto salati o molto dolci.

A noi genitori il compito di dare l’esempio ai nostri figli, limitando il consumo di alimenti ricchi di grassi e sodio (una delle principali cause dell’insorgenza di ipertensione, cellulite e adipe) ed eliminando le cattive abitudini – pasti disordinati, consumati davanti alla Tv, vita sedentaria, ecc: questo deve valere sempre, ma soprattutto nella bella stagione, che invoglia alle passeggiate e a pasti più sani e freschi.

 

 

Spuntini, merende & co.

D’estate molti genitori tendono a “premiare” i bambini provati dagli sforzi fisici, come una nuotata o una partita di pallone in spiaggia, cercando di rifocillarli a tutti i costi con alimenti ipercalorici (panini, pizze, merendine, bevande zuccherate).

Meglio optare, invece, per un rifornimento energetico in forma liquida o semiliquida, di cui l’organismo ha maggiormente bisogno dopo uno sforzo fisico: acqua, succhi di frutta non zuccherati, macedonie di frutta fresca.

Ad integrare il momento della merenda potremo offrire piccole porzioni di prodotti da forno, come fette biscottate, biscotti secchi, eventualmente “arricchiti” da miele o marmellata.

 


E per i pasti?

Pasta o riso al pomodoro, con olio d’oliva e parmigiano, legumi o altre verdure cotte, a pranzo; minestrone di verdura con poca pasta o riso, e una porzione di proteine (carne, pesce, uova o formaggio) a cena.

 

 

SOS disidratazione

La sensazione di sete viene normalmente avvertita solo quando è stato già raggiunto un livello di disidratazione pari al 2% - dato non trascurabile soprattutto quando si tratta di bambini piccoli. Questo significa che occorre offrire loro da bere anche senza attendere una loro richiesta: acqua oligominerale, thè deteinato poco dolcificato, succhi di frutta sugar-free.

 

Va ricordato che anche la spossatezza che capita di accusare durante le giornate più torride può essere un segnale di richiesta di liquidi: un muscolo disidratato arriva a perdere il 40% di efficienza! E non dimentichiamo che in questo caso il rischio di infortunio, durante uno sforzo fisico mediamente intenso, è decisamente più alto!

Quindi mettiamo al riparo le vacanze - nostre e dei nostri bambini - da inutili rischi: pensiamoci prima!

Fonte: www.benvenutosole.it

 


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