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Medicine: come somministrarle ai più piccoli

Miobambino, 6.1.2012
Il rifiuto dei bambini per i medicinali è un grande classico. Ecco qualche trucco per rendere l’esperienza meno traumatica (per lui e per te…)

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Un bambino di uno o due anni non puó capire quanto sia importante per la sua salute assumere lo sciroppo che gli stiamo offrendo o per lasciarsi cospargere di una pomata che odora in modo strano…

Quando un bambino non si sente bene, lo esterna in vari modi. Uno di questi è il rifiuto sistematico di qualsiasi cosa gli si offra. La prima regola base quindi è avere tanta pazienza (innervosirsi non fará che peggiorare le cose) e parlare al piccolo con un tono di voce tranquillizzante.

 

 

Gocce

I medicinali in gocce, di solito utilizzati per curare congiuntiviti, otiti, diarrea ecc., vanno applicati con movimenti rapidi e decisi.

 

Se l’applicazione va effettuata nelle orecchie è meglio far sdraiare il bambino sul lato, con la testa leggermente inclinata all’indietro. Il piccolo dovrà mantenere la posizione finché non saremo sicuri che le gocce siano entrate nell’orecchio. Un trucco per rendere l’operazione meno fastidiosa è quello di scaldare tra le mani il medicinale: il liquido tiepido darà meno fastidio.

 

Se le gocce sono destinate agli occhi è bene, prima di procedere, detergerli ogni occhio con una garza sterile inumidita con liquido fisiologico. La testa del bambino deve essere reclinata all’indietro, sostenuta con una mano, e il contenitore del collirio non dovrà entrare in contatto con le ciglia o le palpebre. Le gocce dovranno cadere sulla palpebra inferiore. Se il piccolo si rifiuta di aprire gli occhi possiamo sollevargli la palpebra superiore con il pollice della mano che sostiene la sua testa e con l’altra mano procedere all’applicazione.

 

Nel caso in cui il bambino serri gli occhi con forza, possiamo mettere le gocce nella congiuntiva e sostenergli la testa: il liquido entrerà quando il piccolo aprirà l’occhio, ma controllare il dosaggio in questo caso è piuttosto difficile.

 

L’assunzione per via orale è di norma più semplice. Se possibile è meglio somministrarle in un’unica cucchiaiata. Se il bambino le sputa è meglio preferire un contagocce, che va indirizzato in gola.

 

Una volta terminato il trattamento è preferibile buttare via il medicinale perché il contenuto della boccetta non è più sterile e si rischiano infezioni in caso di riutilizzo.

 

 

Sciroppo

 Ogni sciroppo di solito è dotato di un dosatore: usiamolo per somministrare la quantità esatta di medicinale. Se è a forma di pipetta possiamo gestirlo come se fosse un biberón, prendendo ln braccio il piccolo, inclinando la sua testa verso il petto e mettendo la punta del dosatore al lato della bocca.

 

Se invece usiamo un cucchiaio, ricordiamoci di tener ferma la mano libera del piccolo, abbassiamogli delicatamente il mento, introduciamo delicatamente il cucchiaio sopra il labbro inferiore e pian piano svuotiamo lo sciroppo.

 


Supposte

Sono necessarie quando il bambino si rifiuta categoricamente di assumere lo sciroppo o le pastiglie, ma in linea di massima non si prescrivono più perché l’assorbimento del farmaco è migliore tramite l’assunzione orale e inoltre le supposte possono irritare il sederino. Per facilitare l’applicazione servirsi di un poco di olio d’oliva o vaselina.

 

 

Pomate

Si utilizzano spesso le pomate per la cura di malattie cutanee, ma è bene fare attenzione: la pelle dei piccoli è molto più delicata di quella degli adulti e alcune pomate possono contenere antibiotici o cortisone. Per questo è sempre meglio far riferimento al consiglio del pediatra o del dermatologo per la scelta del medicinale e per il dosaggio.

 

In farmacia abbondano le pomate “preventive” pensate per la pelle delicata dei bebè, ma non vanno applicate su ferite, tagli o graffi onde evitare possibili allergie.

 

Se applichiamo la crema sul viso del piccolo, attenzione a evitare il contatto con le mucose, gli occhi e la bocca.

 


Pastiglie

Le pastiglie vengono impiegate sempre meno per i più piccoli, in favore dei medicinali liquidi, la cui somministrazione è più semplice. Attenzione a non lasciarle a portata di mano dei bambini: sono facilmente confondibili con le caramelle!

 

Nel caso non sia necessario somministrare pillole, è meglio sminuzzarle, metterle in un cucchiaio e aggiungere qualche goccia di acqua. Da evitare il biberon: se il piccolo non lo finisce tutto non sapremo mai quanto medicinale ha assunto. Inoltre si corre il rischio che il piccolo associ il biberon al sapore sgradevole della medicina e che finisca per rifiutare anche il latte.




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