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Allattamento: i luoghi comuni da sfatare

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17.4.2014

Una mamma spesso sente raccontare dalle nonne, dai parenti o dalle amiche tante “cose” diverse intorno all’allattamento che possono far confondere. Cerchiamo di fare un pò di chiarezza e di sfatare alcuni pregiudizi.

Allattamento: i luoghi comuni da sfatare

 


  • Seno piccolo significa poco latte?

La produzione di latte non dipende dalle dimensioni del seno, ma dall’azione di alcuni ormoni, come la prolattina. Pertanto un seno grosso possiede solo una maggior quantità di tessuto adiposo e connettivo, ma non per questo produce più latte.



  • Se la madre non ha avuto latte, non l’avrà neanche la figlia?

L’allattamento non segue leggi ereditarie. Purtroppo, spesso questa credenza popolare può far venire meno la fiducia in se stesse e alle prime difficoltà portare a rinunciare all’allattamento al seno.



  • Più una mamma è giovane e meno latte avrà?

Dopo la pubertà, il seno è pronto per la sua funzione, pertanto anche mamme giovani hanno una normale produzione di latte. Al contrario, invece, con l’età, il tessuto ghiandolare si riduce e può capitare che chi allatta per la prima volta dopo i quarant’anni presenti qualche difficoltà.



  • Alcune mamme hanno un latte leggero?

Talvolta l’aspetto “acquoso” del latte maturo può ingannare e portare a pensare che non sia nutriente. In realtà non esiste un latte leggero o povero, al limite la produzione può essere scarsa.



  • Quando un bimbo mette i primi dentini, è segno che bisogna smettere di allattare?

Il latte materno si modifica con il tempo adeguandosi alle necessità di crescita del lattante. Dopo il 4°-5° mese di vita il bimbo può assimilare anche alimenti diversi dal latte: infatti, in questo periodo inizia la fase della dentizione. Comunque il latte rimane un buon alimento da integrare con le prime pappe. Inoltre il bimbo, succhiando, non “morsicherà" il seno materno, perché pone la lingua tra l’areola mammaria e i dentini inferiori.



  • Allattare con il biberon rende i bambini grassi?

Se il latte artificiale non è troppo concentrato, se non si incoraggia il neonato a bere di più di quello che vuole e se non si somministrano bevande dolci, un bambino allattato al biberon non dovrebbe essere più grasso di uno allattato al seno.



  • Un bambino può mangiare troppo durante una poppata?

Un neonato impara presto ad autoregolarsi, quindi, può capitare che durante ua poppata mangi con voracità e a una successiva mangi di meno, ma questo non deve assolutamente preoccupare la mamma.



  • Allattare al seno rende i capelli più fragili?

I capelli della mamma risentono dei cambiamenti ormonali legati alla gravidanza. Dopo il parto, entrano in una naturale fase di ricambio che ne giustifica una certa perdita. Questo accade indipendentemente dall’allattamento al seno o meno.



  • Allattare rovina il seno?

Durante la gravidanza, il seno aumenta fino a raggiungere il massimo volume al momento della montata lattea. Il timore di ritrovarsi alla fine dell’allattamento con un seno più piccolo e meno sodo non è una conseguenza dell’allattamento al seno. Anche chi allatta con il biberon, non evita queste modificazioni del volume e della consistenza. Anzi, l’azione di svuotamento e di riempimento del seno può costituire una specie di “ginnastica naturale” che migliora tonicità ed elasticità.



  • Bere birra in gravidanza farà produrre più latte?

È una convinzione sbagliata, la produzione di latte, infatti, dipende da un processo neuro-ormonale e non dalla quantità di birra che si assume. Anzi l’abuso della birra e degli alcolici in genere, aumenterebbe il rischio d’anomalie del feto. In gravidanza, è meglio non bere, quindi, più di un bicchiere al giorno di birra o vino ed evitare gli alcolici.



Estratto da: C. Paganotti.ALLATTAMENTO: PREGIUDIZI DA SFATARE . ProfiloSalute, p.69, dicembre 2012.


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