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Cosa mangiare e cosa no durante l’allattamento

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11.6.2013

Nel periodo dell’allattamento alcuni alimenti possono conferire odori o sapori sgraditi al tuo latte o scatenare nel lattante manifestazioni di tipo allergico

Cosa mangiare e cosa no durante l’allattamento

 

Il miglior modo per far fronte alle necessità energetiche durante l’allattamento consiste in un’alimentazione ricca e variata, che comprenda notevoli quantità di liquidi (acqua, succhi di frutta, latte, ecc.), olio d’oliva come grasso da condimento (l’acido oleico è fondamentale per la maturazione del sistema nervoso del lattante), un frequente consumo di pesce (per arricchire il latte materno di acidi grassi omega-3, utili per le strutture nervose del lattante), di frutta fresca e vegetali colorati in arancio e con foglie color verde scuro, di latte e latticini e di legumi.

 

 

Cibi e bevande da evitare quando si allatta

 

Vi sono alcuni alimenti e bevande che durante l’allattamento vanno limitati o esclusi perchè possono conferire odori o sapori sgraditi al tuo latte o scatenare nel lattante manifestazioni di tipo allergico.

 

Asparagi, aglio, cipolle, cavoli, mandorle amare e alcune spezie conferiscono al latte odori o sapori che possono risultare sgraditi al lattante, tanto da allontanarlo

dal seno materno: in questo caso vanno esclusi.

 

Vanno anche evitati quei cibi che, in quanto ricchi di sostanze farmacologicamente vasoattive o capaci di indurne il rilascio, sono potenzialmente responsabili dello scatenamento di manifestazioni cliniche simil-allergiche: formaggi fermentati, crostacei, molluschi, mitili, eventualmente anche cacao o cioccolato, fragole, ciliege, pesche, albicocche, ecc.

 

Evitare tassativamente i superalcolici (l’alcol etilico passa nel latte, può inibire la montata lattea e provocare nel lattante sedazione, ipoglicemia, vomito e diarrea).

 

Il vino, anche quello a bassa gradazione alcolica, non andrebbe bevuto; nel caso limitarsi a quantità non superiori a un bicchiere, una o al massimo due volte a settimana, esclusivamente ai pasti.

 

Bere birra non dà vantaggi alla nutrice: non è vero che favorisca la secrezione lattea e,

oltre all’alcol, può cedere al latte materno sostanze amaricanti, conferendogli un sapore sgradevole per il lattante.

 

Caffè, tè, cacao e bevande a base di cola vanno limitati: gli alcaloidi in essi contenuti sono escreti con il latte materno in quantità non trascurabile.

 

Preferire, eventualmente, i prodotti decaffeinati o deteinati.





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