La corretta datazione della gravidanza
Perché è importante la corretta datazione della gravidanza? Come si esegue?

Eseguire una corretta datazione della gravidanza è importantissimo per molti aspetti:
- Conoscere quale è la giusta epoca presunta del parto, poiché solo a partire da tale data (e non prima) bisogna cominciare a monitorare lo stato del benessere fetale (cariotocografia, AFI) . In genere non si attende oltre le 41+4gg settimane per indurre il travaglio se ciò non si è verificato spontaneamente.
- L'esecuzione di esami come ad esempio il TRI-TEST richiede una grande precisione riguardo all'epoca gestazionale, un errore di datazione potrebbe portare a un risultato ingannevole (falsi positivo, o peggio, falsi negativi)
- Verificare eventuali discrepanze tra la crescita fetale rilevata ecograficamente e quella invece attesa per il periodo e porre quindi diagnosi o di sofferenza fetale cronica ( crescita minore rispetto alle attese)o di iniziale macrosomia (crescita fetale maggiore rispetto alle attese)
Come si esegue la corretta datazione?
Si esegue con una ecografia che deve essere eseguita tra la 8° e la 17° settimana dall'inizio della ultima mestruazione. Con questo esame si possono eseguire precise e affidabili misurazioni biometriche che danno un margine massimo di errore di 3 giorni.(Sarà utile considerare sempre questa ecografia come riferimento per la datazione nel prosieguo della gravidanza).
Quando effettuare la prima visita?
Consiglio di non eseguire la prima visita prima della 6° settimana di amenorrea (10-15 gg dopo la mancata mestruazione) a meno che non sia presente una sintomatologia (perdite ematiche o dolori intensi) che la giustificano. Prima di tale periodo difatti all'esame ecografico non si vede ancora nulla e non si può aggiungere nessuna nozione alla già acquisita positività del test di gravidanza.
A cura del dott. Antonio Natta, Medico Chirurgo Specialista in Ginecologia ed Ostetricia