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Quanto lavare i bambini?

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18.9.2010

Troppi saponi e detergenti possono causare allergie. Ecco le giuste regole per l’igiene dei bambini

Quanto lavare i bambini?

 

La pelle dei bambini è naturalmente liscia, morbida e luminosa.

Ma a volte i genitori non si accontentano e cadono vittime del perfezionismo estetico, per cui guai se gli occhietti sono incrostati, se rimangono residui di cibo attorno alla bocca o se i piedini sono un po’ sporchi.

“Andiamo subito a lavarci!” è l’imperativo categorico.


Può essere un errore: un’igiene eccessiva e l’uso improprio di creme e detergenti può fare male.

Lo testimonia il crescente numero di bambini con allergie della pelle (dermatite atopica, in particolare), specialmente nelle grandi città.

Non a caso i pediatri occidentali sollecitano da tempo i genitori a lavare i bambini un po’ meno.

Gli allergologi stanno infatti studiando l’ipotesi che alla base di molte allergie ci sia proprio l’abuso di sostanze detergenti.

 

Lavare troppo i bambini è sbagliato

Spesso le sostanze che scatenano l’allergia penetrano nell’organismo proprio attraverso la pelle, favorite da alcune pratiche igieniche errate: lavare i bambini troppo frequentemente, immergere i bambini nell’acqua calda per troppo tempo o l’uso di prodotti inadatti.

Ricordiamo che un moderato contatto con lo sporco è fondamentale per lo sviluppo del sistema immunitario: solo grazie a esso potrà poi riconoscere ciò che è normale da ciò che può essere nocivo.

 

Le regole lavare i bambini nel modo giusto

Il bagno può essere fatto tutti i giorni: occorre però prestare attenzione ad alcuni aspetti:

  • la durata del bagno deve essere breve (pochi minuti): bisogna evitare di lasciare il bimbo immerso nell’acqua calda, per il rischio di macerazione della cute;

  • l’acqua non deve essere troppo calda: la temperatura ideale va mantenuta attorno ai 36-37 °C, da misurare con un apposito termometro;

  • evitare di sfregare energicamente la pelle dei bambini sia durante il lavaggio, sia durante l’asciugatura;

  • non utilizzare saponi e prodotti contenenti coloranti, profumi e che fanno molta schiuma;

  • usare minime quantità anche quando si impiegano oli e detergenti appropriati.

 

Fino al terzo mese

L’unico detergente da utilizzare per lavare i bambini così piccoli deve essere l’acqua pura, senza aggiunta di schiumogeni.

Il bagnetto può essere praticato dopo una decina di giorni dalla caduta del cordone (prima il neonato può essere deterso con tamponcini sterili imbevuti di acqua tiepida).

La durata del bagnetto deve essere breve (2-3 minuti).

 

Dopo i tre mesi

Gli strati superficiali della pelle sono più robusti ma non ancora maturi.

Si possono quindi utilizzare solo oli da bagno specifici per bambini, privi di profumi e coloranti. Tali oli possono essere minerali (principalmente di paraffina o vaselina) o vegetali, come derivati da mandorle o cereali (avena, amido di mais).

Questi ultimi però non dovrebbero essere usati nei bambini con rischio di allergie, poiché possono contenere residui e impurità che possono sensibilizzare la pelle.

Per quanto riguarda gli oli e i latti detergenti, questi sono indubbiamente pratici, specialmente in mancanza di acqua (per esempio in viaggio) e svolgono un’azione ammorbidente e nutritiva, ma andrebbero usati solo per lavare i bambini con pelle secca, disidratata o con tendenza a screpolarsi. Nei bambini più grandi (dopo il primo anno) si possono usare saponi con pH leggermente acido come la pelle.

fonte: www.riza.it

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