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Si può mangiare fegato in gravidanza?

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11.2.2015

Il consumo di fegato durante la gravidanza va ridotto il più possibile a causa dell'eccessivo contenuto di vitamina A

Si può mangiare fegato in gravidanza?


Fegato
Il consumo di fegato durante la gravidanza desta alcune preoccupazioni: è una buona fonte di proteine ed è ricco di alcune vitamine e minerali, tra cui:
l’acido folico, vitamina del gruppo B utile per prevenire alcune malformazioni fetali,
il ferro che serve per prevenire l’anemia,
la vitamina A che è necessaria per la crescita e lo sviluppo del feto.
Tuttavia, anche se la vitamina A è utile, il fegato potrebbe contenerne troppa.
Alcune ricerche indicano che l’eccesso di vitamina A potrebbe causare malformazioni fetali. Secondo l’Institute of Medicine (IOM), la RDA (dose giornaliera consigliata) di vitamina A per le gestanti è di 2.565 UI (unità internazionali) al giorno. In una ricerca del 1995, le donne che hanno assunto più di 10.000 UI di vitamina A al giorno (circa quattro volte la quantità consigliata dall’IOM) nei primi due mesi di gravidanza presentavano un rischio più che doppio del normale di mettere al mondo un figlio affetto da malformazioni. Altre ricerche hanno suggerito che le dosi inferiori alle 30.000 UI al giorno probabilmente non provocano malformazioni, ma la dose minima che potrebbe provocarle non è tuttora nota.
L’organismo sintetizza la vitamina A, se necessaria, a partire dal betacarotene, che si trova nelle verdure di colore giallo e verde. Questa forma naturale di vitamina A è del tutto sana e sicura durante la gravidanza, tuttavia l’eccesso di vitamina A sintetica (retinolo) può causare malformazioni fetali.
Il fegato è l’unico alimento che fornisce quantità molto alte di vitamina A. Ad esempio:
Una porzione di 80 g di fegato di manzo può contenerne 27.000 UI,
mentre una porzione da 80 g di fegato di pollo può contenerne 12.000 UI.
Se la gestante consuma regolarmente il fegato, può assumere una quantità di vitamina A sufficiente a danneggiare il bambino.
Non è dimostrato che il fegato sia la causa delle malformazioni fetali, ma il consiglio più sicuro per le gestanti è quello di ridurne il consumo al minimo indispensabile.
La futura mamma, inoltre, dovrebbe assicurarsi che l’integratore multivitaminico che assume non contenga più di 5.000 UI di retinolo (vitamina A sintetica).


Il consumo di fegato durante la gravidanza desta alcune preoccupazioni: è una buona fonte di proteine ed è ricco di alcune vitamine e minerali, tra cui:
l’acido folico (vitamina del gruppo B utile per prevenire alcune malformazioni fetali), il ferro (che serve per prevenire l’anemia) e la vitamina A (necessaria per la crescita e lo sviluppo del feto).
Tuttavia, anche se la vitamina A è utile, il fegato potrebbe contenerne troppa.

 Alcune ricerche indicano che l’eccesso di vitamina A potrebbe causare malformazioni fetali.
Secondo l’Institute of Medicine (IOM), la RDA (dose giornaliera consigliata) di vitamina A per le gestanti è di 2.565 UI (unità internazionali) al giorno. In una ricerca del 1995, le donne che hanno assunto più di 10.000 UI di vitamina A al giorno (circa quattro volte la quantità consigliata dall’IOM) nei primi due mesi di gravidanza presentavano un rischio più che doppio del normale di mettere al mondo un figlio affetto da malformazioni. Altre ricerche hanno suggerito che le dosi inferiori alle 30.000 UI al giorno probabilmente non provocano malformazioni, ma la dose minima che potrebbe provocarle non è tuttora nota.

L’organismo sintetizza la vitamina A, se necessaria, a partire dal betacarotene, che si trova nelle verdure di colore giallo e verde. Questa forma naturale di vitamina A è del tutto sana e sicura durante la gravidanza, tuttavia l’eccesso di vitamina A sintetica (retinolo) può causare malformazioni fetali.

Il fegato è l’unico alimento che fornisce quantità molto alte di vitamina A.
Ad esempio: una porzione di 80 g di fegato di manzo può contenerne 27.000 UI,mentre una porzione da 80 g di fegato di pollo può contenerne 12.000 UI.Se la gestante consuma regolarmente il fegato, può assumere una quantità di vitamina A sufficiente a danneggiare il bambino.
Non è dimostrato che il fegato sia la causa delle malformazioni fetali, ma il consiglio più sicuro per le gestanti è quello di ridurne il consumo al minimo indispensabile.
La futura mamma, inoltre, dovrebbe assicurarsi che l’integratore multivitaminico che assume non contenga più di 5.000 UI di retinolo (vitamina A sintetica).

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