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Psiche: se la gravidanza non arriva

Miobambino, 31.3.2011
La mente e le emozioni, spesso, riescono ad ostacolare la gravidanza più del corpo: in alcuni casi sono proprio i componenti della coppia che inconsciamente rendono difficoltoso il concepimento

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Stabilire che è arrivato il fatidico momento di mettere al mondo un figlio è una decisione colma di molteplici risvolti psicologici.

 

Il concepimento è sì determinato da diversi fattori biologici ma giocano un ruolo importante anche gli aspetti emotivi della futura coppia genitoriale.

 

Il meraviglioso e fortuito incontro tra la cellula uovo e lo spermatozoo avviene solo in seguito al superamento di svariate difficoltà: un ruolo fondamentale che può o meno facilitare questo incontro spetta alla predisposizione d’animo della coppia stessa.

 

Una donna può inconsapevolmente ostacolare una gravidanza a causa di forti timori e preoccupazioni: paura di perdere la propria libertà fisica e mentale, difficoltà ad accettare che una terza persona possa insinuarsi nella relazione col partner, terrore per il parto, angosce lavorative e via dicendo.

 

L’uomo, essendo meno coinvolto con la propria corporeità nell’esperienza della gravidanza, può ostacolare il concepimento solo se non si sente ancora pronto per questa avventura oppure se trasmette alla compagna un’esagerata agitazione per la genitorialità che non arriva o ancora a causa di una eccessiva ansia di prestazione.

 

Ogni componente della coppia, quindi, può contribuire a rendere difficoltoso il concepimento secondo modalità e caratteristiche diverse a seconda del proprio ruolo genitoriale.

 

Ma si possono trovare difficoltà anche a livello di coppia: se quest’ultima, infatti, è smisuratamente e costantemente concentrata sul progetto di un figlio oppure sussistono fatiche relazionali tra le due persone o ancora risultano essere eccessivamente in ansia riguardo questo progetto di vita, la gravidanza tarda ad arrivare.

 

Lo stress è sempre e comunque un inadeguato e malsano alleato e laddove non sussistono difficoltà fisiche esso è sicuramente la causa principale dell’impedimento procreativo.

 

La nostra mente, spesso, riesce od ostacolare la gravidanza più del nostro corpo.

 

Il consiglio, allora, è quello di farsi condurre dalla guida sicura e saggia di madre matura, di non ricorrere a strumenti intrusivi di aiuto del concepimento, di tuffarsi serenamente e con entusiasmo in questa scelta di vita, di assaporare i momenti autentici di incontro della coppia.

 

Il concepimento e la gravidanza sono l’inizio di una nuova vita, che non deve essere originata dallo stress e dalla preoccupazione ma solo dall’amore assoluto e naturale che scaturisce all’interno della coppia.

 


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