La prima volta su Miobambino? Qui puoi dare un'occhiata a ciò che è Miobambino e come ti può aiutare.   |   Leggi di più    
Miobambino.it utillizza i cookie necessari al funzionamento de sito ed utili per fornire all’utente una migliore esperienza di navigazione e per inviare pubblicità.
Ogni browser ha la possibilità di abilitare o bloccare i cookie. Visitando e utilizzando il sito, acconsenti all'uso dei cookie. Per continuare, clicca su "OK”.   Scopri di più.

Il congedo parentale (“astensione facoltativa”)

4.5.2010
I genitori hanno diritto di assentarsi dal lavoro per un periodo non superiore agli 11 mesi nei primi otto anni di vita del bambino.

image
/11


Nei primi otto anni di vita del bambino il padre e la madre, lavoratori dipendenti, hanno diritto ad assentarsi dal lavoro anche contemporaneamente, ma per un periodo complessivo non superiore agli 11 mesi. Le lavoratrici e i lavoratori parasubordinati che non sono titolari di pensione e non sono iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, possono usufruire di un congedo parentale di 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino. In caso di adozione o affidamento i genitori possono utilizzare il congedo parentale entro gli otto anni dal momento dell’ingresso in famiglia e non oltre il compimento della maggiore età del figlio adottivo. Il padre può usufruire del congedo anche nel periodo di astensione obbligatoria o dei congedi per allattamento della madre.
 
Quanto spetta
 
L'indennità, pari al 30% dello stipendio o del reddito, spetta per un periodo massimo, complessivo tra i genitori, di sei mesi, entro il terzo anno di età del bambino (in caso di adozione o affidamento, entro tre anni dall'ingresso in famiglia). In caso di superamento dei sei mesi (e fino all'ottavo anno di età del bambino), l'indennità spetta a condizione che il reddito individuale del genitore richiedente non superi due volte e mezzo l'importo del trattamento minimo pensionistico in vigore a quella data (per il 2008 questo tetto è pari a 14.401,40 euro).
 
La domanda
 
Il modulo di domanda è disponibile presso gli uffici Inps e sul sito dell’Istituto www.inps.it, nella sezione “moduli”, e va presentato all’Inps e al datore di lavoro. Nel casa delle lavoratrici a progetto e delle lavoratrici autonome possono essere indennizzati solo i periodi successivi alla presentazione della domanda.
 
Chi paga
 
A seconda della tipologia di lavoratore le indennità possono essere pagate o direttamente dall’Inps o anticipate in busta paga dal datore di lavoro, che è poi rimborsato dall'Inps con il conguaglio dei contributi.
 

Clicca su “Like” e aggiungi il tuo commento su questo articolo

Esami consigliati in una gravidanza
Per sapere se la gravidanza procede in modo corretto il ginecologo vi fara' degli esami. La maggior parte di essi non s...
5
Si può fare l`amore in gravidanza?
Il sesso in gravidanza: come, quanto, quando? Lo spiega Alessandra Graziottin, ginecologa oncologa all'ospedale San Raff...
5
Frutti di mare in gravidanza: si possono m...
Durante la gravidanza è possibile mangiare pesce, frutti di mare, molluschi e crostacei o è pericoloso per la salute di ...
4
Fare sesso in gravidanza
Per voi abbiamo raccolto alcune delle domande più comuni sui rapporti sessuali in gravidanza e le abbiamo poste al nostr...
4