La probabilità di concepimento varia in relazione all’età della donna. Fino ai 35 anni, essa è massima, ma dopo i 35 anni, la percentuale di donne in grado di concepire si riduce rapidamente.
La probabilità di concepimento varia in relazione all’età della donna. Fino ai 35 anni, essa è massima, ma dopo i 35 anni, la percentuale di donne in grado di concepire si riduce rapidamente, e a 40 anni circa il 60% di donne sono ancora in grado di concepire, mentre a 45 questo tasso si è ridotto a meno del 10%.
Con l’età aumenta anche fortemente il tasso di aborto; si calcola che fino a 24 anni sia intorno al 10%, dai 35 ai 39 anni sale al 25%, tra i 40 e i 44 anni è circa il 50% e compiuti i 45 anni, tale tasso arriva al 75%.
La percentuale di infertilità è calcolata intorno all’8% per le donne di 19-26 anni, 14% nelle donne tra 27 e 34 anni, ma oltre il 50% nelle donne con età superiore ai 40 anni. Nella procreazione assistita, il tasso di successo si riduce anch’esso fortemente con l’avanzare dell’età femminile. A 30 anni è mediamente del 30%, a 35 anni intorno al 24% e a 40 anni scende al 16%.
I risultati complessivamente peggiori che si osservano in donne in età superiore ai 40 anni sono dovuti sostanzialmente agli effetti combinati della riduzione del numero di follicoli e della ridotta qualità ovocitaria. Gli ovociti sono cellule speciali che hanno arrestato le loro divisioni cellulari; tale processo di divisione riprende al momento dell’ovulazione e si completa solo dopo la fecondazione.
Con l’età, i meccanismi che regolano questi eventi si alterano, pertanto la qualità degli ovociti prodotti peggiora; di conseguenza, la qualità degli embrioni prodotti sarà ridotta, e quindi la maggior parte di essi non darà origine ad una gravidanza evolutiva. Peggiorano inoltre i fattori non embrionali, che alterano anche la capacità di concepire e portare avanti la gravidanza. A livello uterino, possono essere presenti con grande frequenza i fibromi, formazioni tumorali benigne.
I fibromi possono essere sottomucosi, cioè posti dentro la cavità uterina, intramurali cioè posti nello spessore del muscolo uterino, o sottosierosi, cioè posti esternamente all’utero. I fibromi sottomucosi, insieme ai polipi, anch’essi frequenti nella donna di età avanzata, possono essere responsabili di abortività ripetuta, mentre i fibromi intramurali possono indurre una contrattilità alterata dell’utero, con difficoltoso trasporto degli spermatozoi e dell’embrione.
Un'altra patologia che si riscontra in donne di età avanzata è l’adenomiosi, una patologia complessa e per molti versi sconosciuta che sembra alterare la fertilità e secondo alcuni autori anche il successo delle tecniche di procreazione assistita. L’endometriosi è un’altra patologia che è responsabile di alterazioni embrionali che giustificano un ridotto successo della fertilità e delle tecniche di procreazione assistita.
Tratto da: www.donnamed.it
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