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Controlli a termine di gravidanza

4.5.2010
Nel corso della 36° settimana di gravidanza, iniziano i controlli routinari a cui la donna deve sottoporsi per accertarci delle condizioni di benessere fetale.
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Le gravide vengono invitate dal ginecologo a contattare l'infermiera dell'ambulatorio della sala parto per fissare l'appuntamento per l'esecuzione del tampone vaginale per la ricerca dello streptococco di gruppo B e per l'esecuzione degli eventuali esami emato-chimici nel caso dobbiate sottoporvi a Taglio Cesareo.
 
L'ostetrica darà alla gravida, in questa sede, tutte le informazioni relative alla possibilità di donare il sangue cordonale subito dopo il parto. La gestante verrà invitata a contattare telefonicamente le ostetriche della sala parto dopo una settimana circa per conoscere il risultato del suo tampone e se questo è negativo le verrà fissato l'appuntamento per compilare il questionario da allegare alla sacca di sangue cordonale raccolto.
 
Durante la 38°-39° settimana, la gravida contatterà l'ostetrica per fissare l'appuntamento per l'esecuzione del primo tracciato cardiotocografico, la visita ostetrica, il controllo del quantitativo di liquido amniotico e la rilevazione della pressione arteriosa; questo a partire dalla 40° settimana.
 
I controlli successivi verranno comunicati di volta in volta.
 
Le gravide saranno accolte dalle ostetriche presenti nell'ambulatorio di cardiotocografi e saranno sottoposte ad una registrazione cardiotocografica. L'esame prevede nell'applicazione sull'addome di due trasduttori: uno per la registrazione del battito cardiaco fetale e uno per la rilevazione dell'attività contrattile uterina. I due trasduttori sono fermati da una cintura elastica e collegati ad un apparecchio che registra su carta scorrevole questi due dati importanti ai fini di una diagnosi di benessere fetale. La registrazione ha una durata variabile tra i 10 e i 60 minuti, dopodiché il ginecologo di guardia controllerà il quantitativo di liquido amniotico. Successivamente è prevista una visita ostetrica per accertarsi delle avvenute o non modificazioni del collo dell'utero.
 
Nel caso in cui non abbia ancora partorito, alla 41° settimana e 5 giorni, la donna viene ricoverata.
 
Tratto da: http://www.ausl.pc.it/dedicato/dedicato_donne/dedicato_donne.asp

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