Ecco come funzionano il sistema riproduttivo maschile e femminile. Come si arriva al concepimento?
Il sistema riproduttivo maschile
I testicoli sono due ghiandole ovali racchiuse in una sacca chiamata scroto. Essi producono gli spermatozoi e l’ormone sessuale maschile, il testosterone.
I vasi deferenti sono i due canalicoli attraverso cui viene trasportato lo sperma dai testicoli all’uretra. L’uretra è il canale che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno, sia nell’uomo sia nella donna. Nell’uomo conduce inoltre il liquido seminale attraverso il pene verso l’esterno.
Il pene è l’organo che eiacula lo sperma (contenente spermatozoi e vari liquidi) in vagina durante l’atto sessuale. La parte terminale del pene, il glande, è particolarmente sensibile. Per questo è protetto dalla pelle (prepuzio).
La prostata è una ghiandola che durante l’eiaculazione riversa il secreto prostatico nell’uretra ove si miscela con il liquido seminale.
Il sistema riproduttivo femminile
La vulva è la parte esterna dei genitali, costituita dalle grandi e dalle piccole labbra, dal clitoride (particolarmente sensibile), dal meato uretrale (da cui fuoriesce l’urina) e dall’imene (membrana che nella vergine occlude parzialmente l’ingresso alla vagina).
La vagina è il canale che riceve il pene durante l’atto sessuale. Essa serve anche come canale del parto (dove passerà il feto).
La cervice è la parte inferiore dell’utero. È detta anche "collo dell’utero" ed è importante perché, affacciandosi in vagina, può venire colpita da infezioni virali e da tumori anche in giovane età, più facilmente di altri organi (ecco perché bisogna fare il Pap test anche in assenza di disturbi). In gravidanza è l’organo che costituisce il "sistema di chiusura" a valle, nei confronti del "motore uterino" a monte.
L’utero è l’organo cavo in cui si sviluppa il feto; il suo rivestimento interno viene chiamato endometrio. Se non si instaura la gravidanza, l’endometrio si sfalda mensilmente mediante il processo della mestruazione.
Le tube di Falloppio o salpingi fungono da canale di passaggio per l’uovo dall’ovaia all’utero. Sono la sede ove si verifica il concepimento (cioè l’unione fra la cellula-uovo femminile e lo spermatozoo maschile).
Le ovaie sono due ghiandole ovali situate lateralmente all'utero. Esse hanno una duplice funzione: custodiscono le cellule-uovo femminili e producono i due ormoni riproduttivi, estrogeni e progesterone. Il rilascio di un uovo dall’ovaia è chiamato "ovulazione". Questo meccanismo avviene tipicamente una volta al mese (dopo 12-14 giorni dall’inizio della mestruazione). Tuttavia a questo proposito esiste molta variabilità individuale, non solo da donna a donna, ma anche in una stessa donna a seconda di diversi fattori.
Il ciclo mestruale
Il ciclo mestruale è il momento finale di una serie di mutamenti fisici collegati alla fertilità e alla riproduzione. Alcuni sistemi contraccettivi si basano sulle fasi di questo ciclo.
Esso è regolato da diversi ormoni, che sono sostanze naturali prodotte da alcune ghiandole.
Gli ormoni sono trasportati dalla circolazione sanguigna ad altri organi, per indurre un effetto specifico (ogni ormone provoca nell’organismo un suo particolare effetto).
L’ipofisi - ghiandola situata alla base del cervello - produce vari ormoni, di cui due, il follicolo-stimolante (FSH) ed il luteinizzante (LH), servono a stimolare le ovaie ad indurre la maturazione di un uovo e la sua liberazione durante l’ovulazione.
Le ovaie producono anche due propri ormoni femminili, gli estrogeni ed il progesterone, che provocano cambiamenti regolari nel sistema riproduttivo e regolano il ciclo mestruale.
Il ciclo mestruale dura in media 28 giorni e si divide in tre fasi:
- fase pre-ovulatoria: l’uovo matura e l’endometrio si ispessisce (questa fase ha durata variabile da pochi giorni a qualche settimana).
- fase ovulatoria: dura 2 o 3 giorni e rappresenta il periodo più fertile della donna e quindi il momento in cui il concepimento è più probabile.
- fase post-ovulatoria: l’endometrio è pronto per una possibile gravidanza; se questa non si verifica esso viene eliminato con il flusso mestruale, che dura in genere 3-6 giorni. La fase post-ovulatoria è in genere costante e dura circa 13-14 giorni.
Non tutte le donne presentano un ciclo regolare: in alcune può essere molto più breve o molto più lungo o anche variare di mese in mese. Molti fattori, inclusi malattie o turbe emotive, possono influenzare il momento in cui avviene l’ovulazione.
Queste variazioni dei cicli sono generalmente dovute a cambiamenti nella fase pre-ovulatoria.
È molto difficile sapere esattamente quando avverrà l’ovulazione. Per questo motivo i metodi contraccettivi basati su tale previsione (per es. calcolo del periodo fecondo) possono essere poco affidabili.
Il concepimento
Dopo l’ovulazione l’uovo passa nelle tube di Falloppio dove può essere fecondato - se sono presenti - dagli spermatozoi che migrano dalla vagina, attraverso l’utero, fino alle tube.
L’uovo fecondato, o zigote, dopo circa 30 ore inizia a dividersi rapidamente, dando luogo all’embrione che scende verso l’utero. Questo viaggio dura circa 6 giorni.
L’embrione poi si fissa nel rivestimento interno dell’utero. Questo processo viene chiamato "annidamento" ed è necessario affinché si avvii una gravidanza.
Una donna incinta inizia a produrre un nuovo ormone chiamato gonadotropina corionica umana (HCG), che innesca una catena di eventi che ritardano la mestruazione fino al periodo successivo alla nascita del bambino. I moderni test di gravidanza si basano sulla presenza o meno di ß-HCG nelle urine.
Le ß-HCG possono essere anche evidenziate e dosate direttamente nel sangue materno.
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