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Cocaina e gravidanza: i rischi

Miobambino, 11.2.2015
Se fai uso di cocaina e ti accorgi di essere incinta cerca aiuto immediatamente, anche se è difficile: la cocaina dovrebbe essere assolutamente evitata durante la gravidanza perché espone mamma e bambino a rischi davvero grandi.

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Cocaina
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ricercatori finora non sono ancora riusciti a stabilire quale sia la quantità minima di cocaina sufficiente a provocare malattie congenite ed altri effetti collaterali nel bambino, quindi è consigliabile evitare completamente la sostanza durante la gravidanza, in qualsiasi forma ed in qualsiasi quantità si presenti.
I prodotti del metabolismo della cocaina possono essere individuati nelle urine della futura mamma per 30 ore dopo l’uso e nell’organismo del neonato da 2 a 7 giorni dopo l’uso.
La sostanza è in grado di attraversare la placenta ed entra nell’apparato circolatorio del bambino. È possibile trovarne traccia sia nell’urina sia nei capelli del neonato che ha subito l’esposizione. Il feto ed il neonato la smaltiscono più lentamente rispetto agli adulti, quindi la cocaina rimane nell’organismo del bambino per un tempo maggiore.
La cocaina può provocare un aborto spontaneo?
Sì. L’esposizione alla cocaina durante i primi mesi di gravidanza può far aumentare il rischio di aborto spontaneo. Nelle fasi successive la cocaina può far staccare la placenta dalle pareti dell’utero prima dell’inizio delle doglie. Questa situazione, detta distacco placentare, può causare un’emorragia e può essere fatale sia per la madre sia per il bambino. La cocaina, inoltre, può far aumentare il rischio di parto pretermine.
La cocaina può far aumentare il rischio di parto pretermine: i bambini prematuri spesso soffrono di gravi problemi di salute, in particolare di problemi respiratori immediatamente dopo la nascita. Inoltre, prima del parto o nei primi istanti di vita, possono avere un’emorragia intracranica (ictus), in grado di provocare danni permanenti al cervello e altri tipi di disabilità.
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La cocaina è in grado di attraversare la placenta ed entrare nell’apparato circolatorio del bambino. 

Se assunta durante i primi mesi di gravidanza, la cocaina può provocare un aborto spontaneo.
Nelle fasi successive la cocaina può far staccare la placenta dalle pareti dell’utero prima dell’inizio delle doglie. Questa situazione, detta distacco placentare, può causare un’emorragia e può essere fatale sia per la madre sia per il bambino. 

La cocaina, inoltre, può far aumentare il rischio di parto pretermine: i bambini prematuri spesso soffrono di gravi problemi di salute, in particolare di problemi respiratori immediatamente dopo la nascita.
Inoltre, prima del parto o nei primi istanti di vita, possono avere un’emorragia intracranica (ictus), in grado di provocare danni permanenti al cervello e altri tipi di disabilità.

 

Le madri che fanno uso di cocaina durante la gravidanza tendenzialmente mettono al mondo figli che pesano meno, sono più piccoli e hanno teste più piccole rispetto ai loro coetanei nati da madri non dipendenti, questo perchè la sostanza può far diminuire la quantità di sostanze nutritive e ossigeno che arrivano al feto.
I bambini che alla nascita pesano poco corrono maggiori rischi di morire durante il primo mese di vita rispetto ai loro coetanei normopeso. Corrono inoltre maggiori rischi di soffrire di disabilità permanenti, ad esempio problemi di apprendimento, alla vista e all’udito.

La maggior parte dei bambini esposti alla cocaina durante la gravidanza nasce senza alcuna malformazione o malattia. Ma il rischio di malformazioni sembra essere maggiore se la madre ha fatto un uso frequente di cocaina durante la gravidanza. 
Un’ecografia  può essere in grado di identificare le malformazioni più gravi causate dall’esposizione alla cocaina durante la gravidanza, tuttavia non esistono analisi da effettuare prima del parto in grado di capire se vostro figlio soffrirà di problemi durante la crescita. Dovrete essere voi a mettere al corrente il pediatra di tutte le vostre preoccupazioni.


La cocaina può provocare problemi rilevanti anche a carico del sistema nervoso centrale che potrebbero passare inosservati fino a quando il bambino non sarà più grande. Tra di essi ricordiamo i ritardi nell’apprendimento e i disturbi comportamentali. Inoltre, tra i bambini in età scolare, sono stati riferiti casi di anomalie del tono muscolare, ritardi nella crescita, disturbi del linguaggio e maggiori necessità di sostegno scolastico. 


I figli di donne che hanno fatto uso di cocaina durante la gravidanza presentano sintomi di astinenza, che di solito iniziano nei primissimi giorni di vita del bambino e raggiungono l’apice nel secondo e terzo giorno. I neonati esposti alla cocaina, soprattutto se l’esposizione avviene in prossimità del parto, si rivelano più irritabili e nervosi, non riescono a dormire senza interruzioni, hanno disturbi alla vista e problemi con la stimolazione sensoriale. Alcune di queste complicazioni possono continuare per 8-10 settimane dopo il parto o anche per più tempo.

 

Anche alcol o sigarette possono far male al bambino e, se assunti insieme alla cocaina, ne peggiorano gli effetti.


Anche se è difficile, vi consigliamo di farvi seguire non appena vi accorgete di essere incinta e di far sapere all’ostetrica che fate uso di cocaina, in modo che sia pronta ad assistere al meglio voi e il vostro bambino appena nascerà.

 

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