L'intervento mira al restringimento del diametro e all’aumento di tono e forza muscolari della vagina.
Al momento del parto circa il 60-70 % delle donne è sottoposta ad episiotomia, piccola incisione della vagina e dei muscoli sottostanti, al fine di prevenire importanti lacerazioni vaginali e di evitare possibili danni al neonato.
Spesso, però, dopo il parto, l’apertura vaginale può essere beante (per il rilassamento muscolare) o asimmetrica (per gli esiti cicatriziali) con ripercussioni negative sulla propria salute sessuale.
Una buona chirurgia correttiva può intervenire in questi casi riportando in condizioni normali l’apertura della vagina, il tono muscolare ed asportando eventuali cicatrici.
L’intervento di Vaginal tightening (cioè restringimento vaginale) ha come obiettivo l’incremento della sensibilità durante i rapporti sessuali, in altre parole il miglioramento della gratificazione sessuale.
L’intervento prevede la correzione della parte più esterna della vagina (quella più sensibile), dell’introito vaginale e allo stesso tempo del perineo, la zona compresa tra vagina e ano. In breve, viene eliminata la mucosa vaginale ridondante e vengono ridotti i muscoli circostanti.
Il risultato è la diminuzione del diametro e dell’orifizio esterno della vagina e l’aumento del tono e della forza muscolare della vagina.
Secondo Master e Johnson la gratificazione sessuale è correlata alla forza frizionale (attrito) generata durante la penetrazione: l’intervento può ripristinare una forza frizionale ottimale.
La procedura riprende le tecniche impiegate per il trattamento del rilassamento vaginale e dei suoi disturbi associati (ad es. incontinenza urinaria).
Di solito necessita dell’anestesia generale e di una notte di ricovero.
Le suture, a base di acido ialuronico, sono riassorbibili e scompaiono dopo 2-3 settimane. Il gonfiore, spesso fastidioso, e piccoli lividi, talvolta visibili, possono persistere per 7-10 giorni. Indicato astenersi dai rapporti sessuali per 4-6 settimane.
Sebbene la percentuale di soddisfazione sia alta il risultato e la sua durata non sono prevedibili, perché sono valutati solo su base soggettiva, quindi non è possibile garantire, prima dell’intervento, con certezza un effettivo incremento della sensibilità. Infine, non dimentichiamo i possibili rischi, tipici di ogni intervento, quali: infezioni, emorragie, ed alterazioni delle sensazioni.
Estratto da: C. Paganotti. LA CHIRURGIA CORRETTIVA DEL POSTPARTUM. dentroCASA,n.107, p.194, Ottobre 2008, con il gentile permesso del dr. Paganotti.
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