E' difficile dare una definizione di fisiologia della gravidanza, ma è importante sottolineare che la gravidanza non è una malattia, bensì uno stato di benessere e un evento fisiologico.
È' importante che la gravidanza sia voluta ed accettata da entrambi i componenti della coppia e che vi sia un'adeguata informazione sulle modificazioni che si verificheranno nell'arco delle 40 settimane di gestazione.
Nella specie umana (presumendo una durata media del ciclo mestruale di 28 giorni) la durata normale della gravidanza calcolata dal giorno d'inizio dell'ultima mestruazione è di 40 settimane, pari a 280 giorni.
Quando nel corso della gravidanza non si sono verificati eventi degni di nota (patologie o complicanze) ma tutto si è svolto regolarmente ed è giunto il termine della 40° settimana, questa si definisce fisiologica.
Per chiarezza espositiva descriveremo le principali modificazioni che avvengono in gravidanza, modificazioni anatomo-fisiologiche.
Durante la gestazione, l'apparato genitale esterno ed interno va incontro a notevoli modificazioni. La vagina ed il perineo sono soggetti a processi di imbibizione che ne rendono i tessuti più soffici e morbidi; la vagina è iperemica a presenta una caratteristica colorazione cianotica; non raramente si notano dilatazioni varicose delle vene superficiali. Anche nella zona perineale è frequente l'osservazione di ectasie, talvolta molto voluminose, del plesso emorroidario.
Le modificazioni più vistose per effetto della gravidanza avvengono a carico dell'utero: l'organo è inizialmente lungo 6-7 cm, a termine di gravidanza è lungo oltre 30 cm e largo 25, il che corrisponde ad un aumento di volume della sua cavità di 500-1000 volte. Anche il peso si modifica, in proporzione, passando dai 50-60 grammi pregravidici ai 1000-1500 grammi a termine di gravidanza: questo aumento è dovuto alla ritenzione di acqua nei tessuti uterini, all'ipertrofia delle fibre muscolari e alla formazione di nuovi fasci di fibre.
L'interno dell'utero, oltre al prodotto del concepimento, ospita anche la placenta e gli annessi ovulari, che sono le strutture dell'uovo che non fanno parte del corpo fetale.
Gli annessi ovulari sono placenta, membrane (amnios e corion), liquido amniotico e funicolo ombelicale.
Di questi, il più importante per le sue complessità funzionali è senz'altro la placenta, un organo altamente differenziato che serve per la respirazione e la nutrizione del feto e che presenta un'attività endocrina complessa.
Alla fine della gravidanza la placenta ha forma discoide, con uno spessore alla periferia di circa ½ cm e, al centro, di 2-4 cm, il diametro è di 16-20 cm, il suo peso è compreso tra i 500 e i 600 grammi, circa un sesto del peso fetale. Nella placenta si distinguono:
* una faccia fetale rivolta al feto;
* una faccia materna che aderisce alla parete uterina.
Il liquido amniotico
Il liquido amniotico è composto per il 98-99% da acqua, non è un “pool ” stagnante: al contrario tutti i suoi componenti sono sottoposti ad un ricambio piuttosto rapido.
Alcuni dei componenti del liquido amniotico sono proteine, creatinina, glucosio, bilirubina, sostanze ormonali e lipidi. E' contenuto all'interno dell'amnios in quantità di circa 800 ml a termine di gravidanza.
Tratto da: http://www.ausl.pc.it/dedicato/dedicato_donne/dedicato_donne.asp
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