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Il taglio cesareo

4.5.2010
Il taglio cesareo è un intervento chirurgico che consiste nell'estrazione manuale del feto dall'addome materno previa incisione dei tessuti.

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La degenza ospedaliera è lievemente superiore rispetto al parto spontaneo; la dimissione avviene alla 5° giornata. Il rapporto col bambino può talvolta essere più impegnativo per la difficoltà camminare nelle giornate successive all'intervento, ma sono eventi che si superano in breve tempo.
 
La mobilizzazione avviene il giorno successivo all'intervento, con rimozione del catetere vescicole e breve passeggiata in bagno. In alcuni casi il taglio cesareo può essere prevedibile: ad esempio, nel caso di posizione podalica, gravidanza gemellare, può essere prefissato il giorno dell'intervento.
 
Un pregresso taglio cesareo non implica l'esecuzione assoluta di un successivo taglio cesareo.
 
Di solito lo si effettua nel corso della 39° settimana di gestazione.
 
Il taglio cesareo non comporta la sospensione dell'allattamento, anzi il bambino viene attaccato al seno il giorno stesso dell'intervento.
 
Preparazione al taglio cesareo programmato
 
Il giorno stabilito dell'intervento, all'ingresso la gravida indosserà un camice aperto davanti (per agevolare le manovre di disinfezione della cute) e sarà praticata la tricotomia (rasatura dei peli sovrapubici) per evitare infezioni della ferita.
 
Il medico di turno effettuerà la visita ostetrica di accettazione.
 
L'ostetrica termina la compilazione della cartella clinica rilevando la pressione arteriosa e dosando l'albuminuria, rileva il battito cardiaco fetale e, previa disinfezione dei genitali esterni, inserisce il catetere vescicale.
 
Sarà quindi infusa la terapia antibiotica e, in base al tipo di anestesia scelta, la donna sarà sottoposta a terapia idratante.
 
Pochi minuti prima di accedere alla sala operatoria è prevista, se prescritta, la preanestesia.
 
In sala operatoria sarà presente il personale infermieristico, l'anestesista, i ginecologi che eseguiranno l'intervento, l'ostetrica che accoglierà nelle sue mani il vostro bimbo, il pediatra, l'infermiera del nido che coadiuva il medico durante la prima visita neonatale.
 
Terminato l'intervento la madre è riaccompagnata in una stanza della sala travaglio dove rimane per circa 2 ore, assisti da un parente; l'ostetrica provvederà a controllare le perdite ematiche, i parametri vitali (pressione, polso, diuresi) e la terapia infusiva post-operatoria.
 
Trascorse le due ore del post-partum, l'ostetrica, con l'aiuto dell'ausiliaria, eseguirà un accurato bidet, sostituirà la biancheria sporca del letto prima dell'accompagnamento nel reparto di ostetricia.
 
Taglio cesareo d'urgenza
 
Vi sono casi in cui la necessità di ricorrere al taglio cesareo nasce all'improvviso, per sofferenza fetale acuta durante il travaglio oppure la decisione matura gradualmente per mancanza di progressione della parte presentata, oppure fuori travaglio per una gestosi ribelle alla terapia, eccetera.
 
Le procedure sono le stesse sopra elencate; talvolta, però, sarà necessario eseguire in tempi brevi gli esami ematochimici urgenti, l'elettrocardiogramma e la visita anestesiologica
 
I giorni seguenti il taglio cesareo
 
Il giorno dopo l'intervento, verrà rimosso il catetere vescicale, sarà rinnovata la medicazione dell'incisione chirurgica e con l'aiuto dell'ostetrica e dell'infermiera, la neo mamma sarà incoraggiata a scendere dal letto.
 
Le medicazioni verranno rinnovate secondo un protocollo stabilito. Nei giorni successivi la donna acquisterà la forza necessaria per accudire e allattare il vostro bambino.
 
La montata lattea arriva anche con il taglio cesareo: il bambino viene dunque attaccato al seno dopo poche ore dall'intervento. Il taglio cesareo richiede un periodo di tempo più lungo prima che la paziente si ristabilisca completamente.
 
Tratto da: http://www.ausl.pc.it/dedicato/dedicato_donne/dedicato_donne.asp

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