Quest’anno, per il rotto della cuffia (ovvero due giorni prima della scadenza), abbiamo scoperto che si poteva chiedere la sospensione degli studi universitari, causa maternità.
Si tratta di una possibilità offerta quest’anno dall’Università di Bologna, ma, informandomi, ho visto che molte altre Università italiane la adottano.
Il problema, per chi resta incinta mentre è iscritta all’Università, è che anche se non sostieni esami, devi comunque pagare le tasse. E se decidi di non pagare le tasse perchè tanto non darai esami, dovrai comunque pagarle in futuro: per intero, se ricominci l’anno successivo; o pagando una mora per ogni anno saltato, se passano più di due anni. Insomma: fino ad ora l’Università ci guadagnava sempre.
Adesso con la sospensione degli studi si può congelare il pagamento delle tasse per due anni, per la propria maternità, senza più pagare arretrati o more: congedo che si estende nell’anno in nasce il figlio e per quello successivo: Procedura Interruzione.
Ecco tutti i casi in cui si può chiedere la sospensione:
- iscrizione a Istituti di formazione militare italiani (anche convenzionati con università pubbliche) fino al completamento dei relativi corsi;
- gravi motivi inerenti le condizioni personali e familiari dello studente, sottoposti all’apprezzamento discrezionale del Dirigente. N.B. In quest’ultimo caso, la domanda deve contenere idonea documentazione che attesti chiaramente i motivi addotti.
- servizio civile per l’anno accademico in cui ricade lo svolgimento del servizio;
- nascita di figlio per l’anno accademico corrispondente o successivo alla data di nascita; la sospensione può essere richiesta da entrambi i genitori;
- grave infermità, attestata da certificazione medica, di durata non inferiore a 6 mesi per l’ anno accademico corrispondente o per quelli successivi all’evento, per l’intera durata dell’infermità;
- gravi motivi inerenti le condizioni personali e familiari dello studente, sottoposti all’apprezzamento discrezionale del Dirigente. N.B. In quest’ultimo caso, la domanda deve contenere idonea documentazione che attesti chiaramente i motivi addotti.
Consiglio dunque alle mamme studentesse di informarsi presso la propria Università e prepararsi per tempo, perchè (almeno a Bologna) le richieste vanno presentate ad inizio anno accademico, entro il primo Dicembre.
Tratto da: www.mammafelice.it
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