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Allattamento ed ittero

Jack Newman, 4.5.2010
L'ittero è dovuto all'accumulo nel sangue della bilirubina. Questa distruzione dei globuli rossi è un processo normale, ma solitamente la bilirubina che si forma non provoca l'ittero, perchè viene metabolizzata dal fegato.

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Il neonato spesso nei primi giorni di vita, è affetto dall’ittero perchè l'enzima del fegato che metabolizza la bilirubina è relativamente immaturo. I neonati, inoltre, possiedono più globuli rossi rispetto agli adulti così che nello stesso lasso di tempo ne vengono distrutti di più. Se il bambino è nato prematuramente o ha avuto un parto difficoltoso, o, ancora, se la madre è diabetica o se viene distrutto un numero di globuli rossi superiore alla norma (come nei casi d'incompatibilità sanguigna) il livello di bilirubina nel sangue può raggiungere livelli più alti del normale.

Due tipi d'ittero

Il fegato trasforma la bilirubina in modo da poter essere eliminata dal corpo ( la bilirubina modificata viene adesso detta coniugata, direct-reacting o idrosolubile ,ma i tre termini indicano essenzialmente la stessa cosa). Tuttavia, se il fegato funziona male, come durante alcune infezioni, o se i canali che trasportano la bilirubina nell'intestino sono bloccati, questa bilirubina modificata può accumularsi nel sangue e provocare l’ittero. Quando questo si verifica la bilirubina modificata compare nelle urine e le fa diventare marroni. Questo colore delle urine è un indizio importante del fatto che l’ittero non è "normale". L'ittero causato dalla bilirubina coniugata è sempre anormale, spesso grave e richiede accertamenti urgenti ed approfonditi. Salvo nel caso di poche malattie metaboliche estremamente rare, l'allattamento al seno può e deve continuare.

L'accumulo di bilirubina che precede la sua trasformazione da parte dell'enzima del fegato può essere normale - "ittero fisiologico" ( questa birilubina è chiamata non coniugata,in direct-reacting o liposolubile).

L’ittero fisiologico appare all’incirca verso il secondo giorno di vita del bambino, raggiunge l’apice il terzo o il quarto giorno e poi iniziare ad andarsene. Tuttavia possono esserci altre condizioni che aggravano di questo tipo d'ittero. Siccome queste condizioni non sono correlate all'allattamento materno, quest’ultimo dovrebbe continuare. Nel caso in cui, ad esempio, il bambino abbia una forma severa di ittero, causata dalla distruzione rapida dei globuli rossi, questo non è motivo di interruzione dell’allattamento al seno. In tale circostanza, dunque, l’allattamento dovrebbe continuare

Il cosiddetto “ittero da latte materno”

Esiste una condizione detta comunemente “ittero da latte materno”. Se ne ignorano le cause. Le condizioni per cui si possa parlare di questa forma d’ittero contemplano che il bambino debba avere almeno una settimana, sebbene sia interessante notare che molti neonati affetti da ittero da latte materno sono stati colpiti anche da ittero fisiologico, in forma severa. Il bambino dovrebbe avere una crescita ponderale normale solo con l’allattamento al seno, avere frequenti scariche, bagnare molti pannolini con urine di colore chiaro e avere buone condizioni generali. Il neonato

presenta ,in queste condizioni, quello che alcuni chiamano “ittero da latte materno”, sebbene, in alcune occasioni,le infezioni urinarie o lo scarso funzionamento della ghiandola tiroidea del bambino, così come poche e più rare malattie possano presentare lo stesso quadro clinico. L'ittero da latte materno raggiunge il picco a dieci/ventuno giorni, ma può durare fino a 2-3 mesi. L'ittero da latte materno è normale. Raramente, se non addirittura mai, l'allattamento al seno deve essere interrotto anche per un breve periodo. Solo eccezionalmente si rende necessario qualche tipo di trattamento, come la fototerapia. Non esiste alcun tipo di evidenza che mostri che questo tipo d'ittero provochi qualche problema al bambino . L'allattamento al seno non dovrebbe essere interrotto "per formulare una diagnosi”Se il bambino si sta trovando davvero bene con l’allattamento al seno esclusivo, non c’è alcun motivo, ma proprio nessuno, per interrompere l'allattamento al seno o per integrarlo con dispositivi supplementari solo per questo. Il presupposto per cui ci sarebbe qualcosa che non va nel bambino itterico deriva dal presupposto che il bambino alimentato artificialmente rappresenta lo standard da cui dovremmo partire per stabilire come deve essere il neonato allattato al seno. Questo modo di pensare, quasi universale tra gli operatori professionali della salute, conduce davvero a capovolgere la logica. Così, visto che il bambino alimentato con formula raramente è affetto da ittero dopo la prima settimana di vita e, quando ciò accade, c’è in genere qualcosa che non va, allora il bambino colpito da ittero da latte materno desta preoccupazioni per cui "bisogna fare qualcosa". Tuttavia,secondo la nostra esperienza, la maggior parte dei neonati allattati al seno in maniera esclusiva, neonati perfettamente sani e che hanno una crescita ponderale regolare, sono ancora itterici a cinque-sei settimane di vita o anche più tardi. In effetti la domanda da porsi dovrebbe essere se sia normale o meno che il bambino non abbia l’ ittero, e se questa assenza di ittero non sia in realtà qualcosa di cui allarmarsi. Non interrompete l'allattamento a causa dell'”ittero da latte materno”.

Ittero da insufficienza di latte materno

Se il bambino non assume abbastanza latte possono verificarsi livelli di bilirubina superiori alla norma, o un ittero che si protrae più a lungo del solito. La causa di questa condizione può derivare dal fatto che la montata lattea della madre impiega più tempo ad "arrivare" rispetto alla media ( ma se il bambino si alimenta bene nei primi giorni di vita non dovrebbe esserci questo problema)o perché le routine ospedaliere impongono limitazioni all'allattamento al seno o perché, più frequentemente, il neonato non si attacca bene al seno e non assume tutto il latte disponibile. Quando il bambino prende poco latte, ha poche e rare scariche per cui la bilirubina presente nell'intestino viene riassorbita nel sangue, anziché essere eliminata dal corpo con le feci. Ovviamente il modo migliore per evitare "l'ittero da insufficienza di latte materno" è quello di cominciare ad allattare nel modo giusto. Comunque il primo approccio all'ittero da insufficienza di latte materno non è interrompere l'allattamento o dargli il biberon. Se il bambino succhia in modo corretto, può essere sufficiente aumentare la frequenza delle poppate per abbassare più velocemente il livello di bilirubina, sebbene, in realtà, non sia necessario fare niente. Se il neonato succhia in modo scorretto, aiutarlo ad attaccarsi meglio al seno può permettergli di succhiare più efficacemente e di assumere ,così, più latte. Può essere utile spremere il seno durante la poppata per far arrivare al bambino più latte . Se non funziona attaccare meglio il bambino e comprimere il seno potrebbe essere il caso di utilizzare un dispositivo per l'alimentazione supplementare, per integrare le poppate.

La fototerapia ( lampade per birilubina)

La fototerapia aumenta la richiesta di liquidi da parte neonato. Se il bambino è ben nutrito, poppate più frequenti possono di solito soddisfare questa maggiore richiesta. Tuttavia, se ci si rende conto che il bambino ha bisogno di più fluidi, utilizzare un dispositivo di alimentazione supplementare per integrare le poppate, preferibilmente con latte materno spremuto con l'aggiunta di zucchero oppure solo con acqua e zucchero piuttosto che con formula.


Tratto da: http://www.mipaonline.com/rubriche/allattare/allattamento-newman/allattamento%20ed%20ittero.pdf

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