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Come si presenta un neonato subito dopo il parto? Cosa sa fare? Cosa sente? Cosa riconosce?
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Dopo il parto, il neonato non è sempre così bello come i genitori lo avevano immaginato.

La forma della testa, spesso, è allungata, i lineamenti del viso schiacciati, gli occhi gonfi: segni dello sforzo sostenuto per nascere, che scompariranno entro una settimana.

 

Un neonato, a termine di gravidanza, pesa circa 2700-3300 gr ed è lungo 48-52 cm, valori lievemente superiori nel maschio rispetto alla femmina.

La frequenza cardiaca (120 battiti al minuto) e la frequenza respiratoria (30-40 respiri al minuto) sono superiori a quelli dell'adulto.

La pelle è color roseo, più scuro rispetto a quello degli adulti. È ricoperta di una vernice caseosa, sostanza giallastra prodotta dalle ghiandole sebacee della cute, mentre una lanugine, lieve peluria, è presente soprattutto sulle spalle e sulle braccia.

I capelli, più o meno abbondanti, delimitano la fronte.

Le unghie raggiungono la punta delle dita.

Il neonato può emettere urine e feci (meconio).

 

 

Oggi il neonato non è più considerato un essere prettamente passivo, ma un essere attivamente dotato di capacità neurologiche e psicologiche complesse.

 

  • L'udito. Il neonato distingue vari tipi di suoni (alti o bassi) e riconosce la direzione dalla quale provengono, orientandosi verso il suono prima con gli occhi e poi con la testa. Preferisce i toni alti, tanto che, istintivamente i genitori quando parlano al loro bimbo, usano suoni simili con voci in falsetto.

 

  • La vista. Il neonato reagisce allo stimolo visivo fino a seguire l'oggetto prima con lo sguardo degli occhi e poi con la rotazione della testa. Inizialmente vede solo oggetti vicini, a una distanza di 20 e 25 cm (distanza alla quale si trova il viso della madre durante l'allattamento), se gli oggetti sono più vicini o più lontani il neonato non riesce a metterli a fuoco e li percepisce come ombre indistinte.

     

  • Il tatto. Il neonato ama il contatto (e il calore), ma risponde anche ad altri aspetti della sensorialità tattile: variazioni di temperatura, umidità, pressione e dolore. Le labbra e le mani presentano il maggior numero di recettori tattili per cui il neonato prova gran soddisfazione nel succhiare le dita. Il tatto sembra essere una delle maggiori vie di consolazione per il bambino.

     

  • Il gusto. Il neonato è in grado di distinguere i diversi gusti (dolce, salato, amaro e aspro) e prova piacere quanto più il cibo è dolce.

     

  • L'olfatto. Il neonato riconosce e distingue vari odori. Alla presenza di un nuovo odore mostra interesse muovendo la testa, modificando la frequenza cardiaca. Nelle prime settimane di vita impara a riconoscere l'odore della propria madre.


    Estratto da: C. Paganotti, “Finalmente è nato”. Dentro casa, n.133, p.232, dicembre 2010

     

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