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La gravidanza

Miobambino, 4.5.2010
Ecco le indicazioni sulla gravidanza fornite dal Ministero della Salute: durata, cambiamenti del corpo materno, norme igieniche e parto

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La durata della gravidanza viene calcolata in settimane a partire dalla data dell'ultima mestruazione: è importante conoscere con certezza questa data per risalire alla settimana di gravidanza.Si definisce gravidanza:
* a termine quella il cui parto avviene tra le 37 e le 41 settimane
* pretermine (o parto prematuro) quella in cui il parto avviene prima delle 37 settimane
* protratta (oltre il termine) quando il parto avviene a 42 settimane o oltre.

Modificazioni del corpo materno
Lo sviluppo del feto e dell'utero, la formazione della placenta, del liquido amniotico e delle membrane, il fatto che i tessuti trattengano una maggiore quantità di liquidi ed il deposito di una certa quantità di tessuto adiposo, comporta un costante e graduale aumento di peso che, nella norma, deve essere contenuto tra i 9 ed i 12 Kg.
Le mammelle aumentano di volume, le areole ed i capezzoli tendono a scurirsi e può iniziare una lieve secrezione liquida. Verso la fine della gravidanza compare il «colostro», un liquido che sarà prodotto fino a qualche giorno dopo il parto e che sarà il primo «alimento» del bambino, prima della montata lattea.
L'aumento di peso e di volume dell'utero provoca una serie di modificazioni nella distribuzione del peso e dell'equilibrio della gestante che è indotta ad arcuare la parte inferiore della schiena. Di conseguenza si possono avvertire dolori soprattutto in zona lombare e sacrale (lombosciatalgia).
Sono da evitare le calzature con il tacco alto. Nella parte finale della gravidanza l'aumento del peso corporeo si farà sentire con un maggiore affaticamento e potranno comparire gonfiori alle caviglie. Durante questo periodo il riposo è
determinante per alleviare questi disturbi. I movimenti del feto, già evidenziati dal 4° -5° mese, saranno più evidenti nell'ultimo trimestre.

Norme igieniche in gravidanza
Un corretto aumento di peso in gravidanza è mediamente sui 9- 12 Kg e deve avvenire con gradualità.
Non è vero che in gravidanza occorre mangiare per due: un eccessivo aumento di peso può creare problemi sia durante la gestazione che al momento del parto.
Si suggerisce di condurre un normale regime alimentare, impostato su una dieta semplice, varia, equilibrata, con pochi grassi (assunzione variata di carne, pesce, legumi, uova, verdure a foglia larga, frutta, cereali, ecc.) È consentito anche qualche mezzo bicchiere di vino ai pasti.
È opportuno evitare cene troppo abbondanti, cibi troppo elaborati, fritti e grassi.
Una dieta troppo ricca di carboidrati (zuccheri, pane, pasta, ecc.) può favorire, in soggetti già predisposti, l'insorgenza del diabete.

Igiene personale
  • Bagni e docce - si possono fare tranquillamente: è consigliabile utilizzare acqua non eccessivamente calda.
  • Capelli - non vi sono controindicazioni per i lavaggi, anche frequenti. Si consiglia di evitare, soprattutto nei primi mesi di gravi- danza, permanenti e tinture le cui sostanze possono penetrare, seppure in minima quantità, nel circolo sanguigno.
  • Denti: in gravidanza è molto importante una accurata igiene orale: è bene curare eventuali carie e pulire con molta attenzione i denti in modo da evitare eventuali gengiviti, facili a svilupparsi nel corso della gravidanza. L'anestesia locale non comporta alcun rischio ne per la madre ne per il figlio.
  • Depilazione - sono da preferirsi i rasoi a creme e cerette: queste ultime sono da evitare nel modo più assoluto in presenza di varici.
  • Creme antismagliature - esistono dubbi sulla loro reale efficacia.
  • Zona genitale - durante la gravidanza si verifica un aumento delle secrezioni vaginali. Il fenomeno si manifesta sin dai primi mesi e tende ad aumentare successivamente; di norma non è accompagnato da altre complicazioni e richiede soltanto frequenti lavaggi con acqua e sapone neutro. Qualora le secrezioni fossero accompagnate da altri sintomi (bruciori, prurito, ecc.) è opportuno rivolgersi al ginecologo.
  • Esposizione al sole - in linea generale non fa male. È bene tuttavia non esporsi troppo a lungo, soprattutto nell'ultimo periodo di gravidanza e per chi soffre di varici.
  • Viaggi - in una gravidanza normale si possono fare tranquillamente, purché non siano scomodi, faticosi, debilitanti. Per lunghi viaggi sono da preferirsi il treno e l'aereo.
  • Attività fisica: durante la gravidanza è importante non trascurarla. Si consigliano soprattutto passeggiate all aria aperta o l'esecuzione di determinati esercizi fisici. All'attività fisica occorre alternare il riposo. Attività fisica non significa sport. Lo sport, particolarmente quello agonistico, è controindicato in gravidanza.
  • Attività sessuale - in linea generale in gravidanza si può condurre una normale vita sessuale. Occorre però rispettare timori e perplessità senza forzature, tenendo conto degli eventuali malesseri e paure. Se la donna avverte contrazioni dell'utero è opportuno sospendere l'attività sessuale.

Psicoprofilassi al parto
Costituisce un valido aiuto per ridurre le situazioni di ansietà ed essere più serene e preparate ad accogliere la nuova vita. Partendo dalla conoscenza di tutte le risorse del nostro organismo, il corso insegna come utilizzarle al meglio per rendere meno faticoso e quindi meno doloroso l'evento del parto.
Insegna tecniche di rilassamento, di autocontrollo, di respirazione e tecniche per aiutare le spinte, ecc.
Il corso più utilizzato è quello con il metodo R.A.T. (Training Autogeno Respiratorio).
Il metodo non cancella la sensazione dolorosa legata alle contrazioni uterine, ma la riduce ed aiuta la donna ad essere protagonista della nascita ed a partorire con più serenità.

Parto
Nel periodo che precede il parto la donna accusa, più frequentemente di sera, dolori di lieve entità localizzati prevalentemente al basso addome ed ai lombi, alcuni frequenti, altri radi, di durata di pochi secondi.
Questo periodo può durare parecchi giorni e, a mano a mano che il tempo passa, aumentano le contrazioni dell'utero, che crescono di intensità (la donna si accorge che il ventre indurisce tutto con una sensazione dolorosa che dura pochi secondi).
Negli ultimi 15 giorni la donna avverte che il fondo dell'utero si abbassa, il respiro si fa più libero, riesce a digerire meglio; contemporaneamente avverte un maggior peso in basso con un più frequente bisogno di urinare.
In tale periodo va mantenuto uno stato di tranquillità e serenità; il parto non è ancora prossimo. Il parto, di norma, avviene dopo 40 settimane di gravidanza.
L'avvicinarsi del momento sarà dato da segni premonitori ben precisi:
1. la possibile fuoriuscita di perdite vaginali muco-gelatinose (tappo mucoso)
2. l'aumento della frequenza delle contrazioni uterine; diventano più ritmiche con intervalli che via via diminuiscono. Le contrazioni possono accompagnarsi a sensazioni dolorose (dolori in basso o alla schiena).
Questi sono i sintomi del «travaglio» e a questo punto è opportuno che la donna si ricoveri per partorire. Durante il travaglio di parto l'ostetrica si prende cura della madre e del bambino ascoltando regolarmente i suoi battiti cardiaci.
Le contrazioni diventano via via più frequenti e quando il collo dell'utero (canale del parto) è completamente aperto (pronto), la donna avverte il bisogno di spingere. Normalmente il bambino viene alla luce dopo tre-cinque spinte valide. Dopo la nascita il cordone ombelicale viene pinzato e tagliato.
Dopo 10-15 minuti viene espulsa la placenta.
La nascita è ormai avvenuta ed il nuovo nato è qui; in questo tempo è stato pesato, misurato, lavato, vestito e messo nelle braccia della madre.

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