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Gravidanza: le prime visite ginecologiche

Miobambino, 16.8.2010
Con che frequenza è bene monitorare l'andamento della gravidanza? Che cosa succede durante le prime visite ginecologiche in gravidanza?
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Lo stato di salute della donna si riflette sull’andamento della gravidanza: una donna sana, non portatrice di malattie croniche, che non assume farmaci o droghe, ha elevata probabilità di avere una gravidanza, un parto e dopo-parto normali, e di partorire un neonato sano.

La gravidanza con queste caratteristiche viene definita gravidanza fisiologica o senza fattori di rischio (circa 85% delle donne). La donna potrà scegliere se farsi seguire da un’ostetrica o da un ginecologo.

 

In una gravidanza fisiologica è utile un controllo ogni 4/6 settimane. È raccomandabile che la

futura mamma sia seguita in modo continuativo e per tutta la gravidanza dallo stesso professionista.

Durante ciascun incontro verrà effettuato un bilancio sulla salute della mamma e del feto: è soprattutto un momento di comunicazione e di scambio all’interno della relazione tra la donna e l’operatore.

 

La donna fornisce le informazioni sulla sua salute fisica e psicologica. L’ostetrica/ginecologo, dopo

aver raccolto l’anamnesi, sulla base delle evidenze scientifiche e della propria esperienza

professionale, valuta gli elementi clinici, rassicura e chiarisce eventuali dubbi della donna sulla

gravidanza, sul parto e l’allattamento, sull’accoglienza al neonato e sulle “cure” al bambino,

insomma su tutto ciò che desidera sapere.


Potrebbe essere utile per la futura mamma annotare in precedenza le domande da porre o i dubbi da chiarire durante il colloquio con l’ostetrica/ginecologo.

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia che il primo incontro avvenga almeno entro il terzo mese di gravidanza per programmare senza difficoltà i controlli clinici opportuni.

 

Un incontro intorno alla 10ª settimana è utile per ricevere informazioni nel caso si vogliano eseguire esami di screening e/o diagnosi prenatali ed è raccomandato a tutte le donne con malattie in corso e/o che assumono regolarmente farmaci.

 

Il primo incontro ha durata maggiore rispetto ai successivi, poiché è necessario raccogliere le

informazioni sulla salute della donna, del partner e delle rispettive famiglie.

Queste informazioni servono all’ostetrica/ginecologo per valutare:

  • la presenza di eventuali rischi per la donna in gravidanza o per il bambino

  • la necessità di assistenza addizionale

A tale scopo è consigliato portare con sé tutti gli esami già effettuati, in particolare la documentazione riguardante il Gruppo sanguigno, malattie avute in passato, precedenti visite ginecologiche, esiti di pap-test (in particolare l’ultimo) e tutto ciò che si ritiene sia utile in relazione alla salute di mamma e bambino.

 

La determinazione del gruppo sanguigno, se non è mai stata fatta, viene eseguita al primo controllo.

 

Durante le visite vengono valutati i dati che permettono di verificare il buon andamento della gravidanza attraverso le seguenti indagini cliniche di base:

  • la palpazione esterna dell’utero per verificarne il tono, a partire da 12 settimane

  • la misurazione sinfisi-fondo uterino, con il centimetro, per misurare lo sviluppo dell’utero e monitorare la crescita del feto a partire da 16 settimane

  • l’ascoltazione o visualizzazione del battito cardiaco del feto con ultrasuoni a partire da 12 settimane (apparecchio sonycaid o ecografo)

  • la misurazione della pressione arteriosa

  • la misurazione del peso corporeo

     

La donna integra la valutazione clinica con le proprie sensazioni, inclusi i movimenti del feto che inizierà a percepire a partire da 16-20 settimane di gravidanza.

 

Alla prima visita verranno inoltre eseguiti:

  • l’esplorazione vaginale con eventuale pap-test se il precedente risale a più di 3 anni

  • il controllo del seno

  • la misurazione dell’altezza e del peso per calcolare l’indice di massa corporea che definisce con maggior accuratezza la costituzione corporea

     

Nelle visite successive, ma solo su specifiche indicazioni cliniche, potrà essere necessario effettuare:

  • l’esplorazione vaginale in presenza di contrazioni o

altri disturbi vaginali

  • il controllo ecografico quando l’ostetrica/ginecologo sospetti anomalie dello sviluppo dell’utero

     

Durante gli incontri vengono valutati i risultati degli esami di laboratorio e ne vengono prescritti di nuovi secondo le necessità cliniche .

Ai bilanci di salute la donna può essere accompagnata da chi desidera (partner o altra persona di fiducia).

 

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