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L`igiene del neonato e del cordone ombelicale

Miobambino, 4.5.2010
Il bambino è naturalmente dotato di meccanismi di difesa immunitaria e di anticorpi per adattarsi rapidamente all’ambiente esterno

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Quali precauzioni generali è necessario prendere?

 

 
La trasmissione di microrganismi responsabili delle infezioni neonatali, successive ai primissimi giorni di vita, avviene per lo più attraverso le mani, il respiro e il contatto di corpi estranei con la pelle o le mucose del piccolo.
In questo contesto, rivestono notevole importanza alcune semplici regole d’igiene:
 
  • un’accurata detersione delle mani che dovrà precedere qualsiasi accudimento diretto del bambino
  • l’eventuale uso da parte dell’adulto di mascherine sterili a protezione della bocca e delle narici è opportuno per evitare il passaggio attraverso il respiro di micro-organismi diretti sul neonato, in caso di infezioni delle vie respiratorie del genitore o di chi accudisce direttamente il neonato al momento della poppata, del cambio di pannolino, del coccolamento. La mascherina va rimossa non appena cessi il contatto diretto con il neonato
  • la protezione del tralcio del cordone ombelicale allo scopo di impedirne contaminazione e l’infezione che può far seguito.
 

 

Cosa fare per l’igiene e la cura del tralcio del cordone ombelicale?

 

 
Nei primi giorni dopo la nascita, le cure date al neonato prevedono sia l’accurata detersione del tralcio del cordone ombelicale, sia la protezione di questo da fonti di possibili infezioni.
Molto importante è anche cercare di favorire il rapido essiccamento del tralcio così da facilitarne la caduta. Queste attenzioni coinvolgono direttamente i genitori che, dopo la dimissione della mamma e del neonato, dovranno prendersi particolare cura del tralcio ombelicale per alcuni giorni.
 
A seconda delle condizioni ambientali (temperatura, umidità, ecc.) e dell’eventuale contatto con le urine del bimbo o con altre fonti di umidità, i tempi dell’essiccamento variano.
Per favorirlo si possono adottare diverse tecniche e, anche in base alle esperienze locali, le metodiche qui proposte sono varie:

  • se le condizioni igienico-ambientali sono buone, l’essiccamento può essere favorito dell’esposizione all’aria, avvolgendo il tralcio solo in garze sterili protettive;
  •  il tralcio ombelicale può anche essere oggetto di medicazioni, 2-3 volte al dì, con soluzioni antisettiche specifiche;
  •  alcuni punti nascita utilizzano e consigliano l’applicazione più volte al dì, senza mai esagerare, di alcol etilico a basso volume (60°-70°), non tanto per la sua modesta azione antisettica, quanto piuttosto per l’effetto essiccante che deriva dalla sua evaporazione;
  •  si possono anche utilizzare medicamenti antisettici in polvere;
  •  più recentemente è stata adottata l’applicazione di zucchero salicilato (97% di zucchero a velo e 3% di acido salicilico in polvere, con effetto antisettico), cosparso quotidianamente fino a ottenere il distacco del cordone.
 
Ricordate: il mancato distacco del tralcio del cordone ombelicale, talora anche dopo 15-20 giorni, o la presenza d’infezioni ombelicali o peri-ombelicali richiedono l’intervento e le cure di personale sanitario specializzato.
 
Fonte: opuscolo "Quando nasce un bambino" (sezione a cura del Prof. Franco Macagno - SIN - Società Italiana di Neonatologia)

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