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Natale in sicurezza

Miobambino, 21.12.2011
Attenti a stelle di Natale, candele e decorazioni: creano l'atmosfera natalizia ma possono essere tossiche

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Decorazioni, festoni e candele sono già pronte a scaldare con i propri colori e con le proprie essenze l’atmosfera delle festività natalizie assieme a stelle di Natale e rametti di pungitopo o di vischio. Peccato che - soprattutto per i bambini - molti degli oggetti o delle piante tanto gradevoli a vedersi e dal significato benaugurale, siano in realtà tossici e potenzialmente pericolosi per la salute di tutti.

 

Le candele ad esempio, utilizzate in gran quantità proprio nel periodo natalizio per creare “atmosfera”, liberano nell’aria particelle inalabili composte da metalli pesanti (cadmio, piombo), monossido di carbonio, derivati degli idrocarburi che possono comportare nei bambini, soprattutto in quelli più sensibili, reazioni allergiche, bronchiti asmatiche o vere e proprie manifestazioni di asma.

 

Stesso discorso per gli alberi artificiali senza marchio CE, realizzati in materiale plastico inquinante abbinato a vernici dalla composizione sconosciuta che possono rilasciare nell’ambiente gas o altre sostanze volatili dannose.

 

Ma non è finita qui: anche la decorazione “naturale” può creare qualche serio problema. L’ingestione accidentale delle foglie di stelle di Natale o di altre bacche particolarmente attraenti per la curiosità dei bambini, può causare dolori addominali e vomito, ma anche aritmie sino ad arrivare alle crisi convulsive.

 

L’avvelenamento è una delle più comuni emergenze pediatriche e causa di una percentuale significativa di visite al pronto soccorso. Negli ultimi dieci anni sono stati oltre 1.600 i piccoli con intossicazione giunti all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

 

I soggetti maggiormente a rischio di intossicazione sono i bambini tra il primo e il quarto anno di vita sia per la tenerissima età sia perché esplorano il mondo circostante non essendo ancora in grado di riconoscere eventuali pericoli.

 

A farla da padrone, tra le cause, l’ingestione di farmaci (35% dei casi) e di prodotti domestici (30%). Diminuisce invece - rispetto al 15% dello scorso anno - la casistica legata alle sostanze caustiche.

In coda alla classifica l’ingestione di sigarette, piante, funghi, contatto con pesticidi, morsi di vipere o altri animali potenzialmente pericolosi.

 

Tra i consigli che gli esperti del Bambino Gesù – dove, nella sede del Gianicolo è attivo il primo centro antiveleni pediatrico d’Italia (piazza Sant’Onofrio, 4 Roma, tel 0668593726, attivo tutti i giorni, 24 ore su 24) - sottolineano per chi non vuole rinunciare all’atmosfera creata dal “lume di candela” è di controllare sempre con cura etichette e materiali di ciò che si acquista; di evitare alte concentrazioni di candele in locali chiusi e non adeguatamente aerati e, al momento della scelta, preferire la cera naturale senza aggiunta di profumi, coloranti o composti sintetici come le paraffine, sicuramente più economici ed esteticamente più accattivanti ma anche maggiormente tossici.

 

Ma l’attenzione verso i potenziali rischi di avvelenamento non conosce “alte e basse stagioni” e la prevenzione resta comunque la prima cura e la più efficace. Per questo gli esperti del Bambino Gesù hanno messo a punto un apposito vademecum a “misura di bambino”:

 

1) Non rimuovere mai l'etichetta da contenitori di sostanze o farmaci potenzialmente pericolosi.

 

2) Custodire farmaci e prodotti domestici in luoghi inaccessibili al bambino.

 

3) Non lasciare incustodite pillole di farmaci in casa.

 

4) Non travasare sostanze caustiche in contenitori anonimi.

 

5) Non indurre mai il vomito nel bambino che ha ingerito una sostanza.

 

6) Quando avviene un contatto con una sostanza pericolosa e il bambino non mostra sintomi, telefonare immediatamente al Centro Antiveleno per chiedere indicazioni.

 

7) Nel caso in cui il bambino venga condotto in ospedale, ricordarsi di portare sempre il contenitore della sostanza assunta.

 

8) Non far mangiare mai il bambino dopo un’intossicazione.

 

9) In caso di probabile ingestione di sostanza caustica, non assaggiare il prodotto.

 

10) In caso di sospetta intossicazione da funghi accertarsi sempre se altri componenti della famiglia presentino sintomi.

 

Fonte: Ospedale Bambino Gesù, photo: © Anshuca

 

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