Alisha alle 10:59
nel tema RE: Allergie: cibo, polvere
Qualcuno ha detto che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce.
Potremmo dire lo stesso del sorriso e del pianto di un neonato: fanno più notizia cinque minuti di squillanti grida che una serie di silenziosi sorrisi.
Probabilmente i neonati sorridono già in utero e sicuramente sorridono già nei primi minuti dopo la nascita appena qualche mano gentile si preoccupa di asciugarli e di abbracciarli.
Il sorriso delle prime settimane avviene frequente nel sonno e coinvolge principalmente la bocca, con scarsa partecipazione degli occhi.
È un sorriso che assomiglia molto a quello degli altri animali e sembra un semplice movimento della mimica facciale; non sappiamo a cosa corrisponde nella mente del neonato e generalmente non è possibile associare questo sorriso a nessuna situazione contingente particolare.
Nel corso del secondo mese di vita, quando il bambino comincia a vedere distintamente il volto della mamma, cominciamo a vedere i veri sorrisi costruiti con tutto il viso; a questo punto il nostro piccolo è ben sveglio e partecipa al mondo che lo circonda. Per il momento gli interessano più i volti che gli oggetti, e preferisce i visi visti di fronte alla distanza di 20-40 centimetri.
Il viso più bello sarà sempre quello della mamma, colei che lo nutre e lo protegge; tra tutte le persone del mondo lei è la persona che lui conosce meglio, meglio di se stesso.
In questi primi mesi infatti il neonato non conosce ancora se stesso. Nel momento in cui imparerà a conoscere la mamma inizierà a conoscere anche se stesso; quando scoprirà che la mamma è la mamma, capirà anche chi è lui.
Questo è un miracolo difficile da capire e da spiegare: attraverso la scoperta della mamma ogni bambino arriva a conoscere la propria individualità e inizia a collocarsi nel mondo come persona consapevole.
Quando un neonato è felice e sorride alla propria mamma, la mamma non sarà capace di resistere e, quasi senza accorgersene, rilancerà con un sorriso molto simile a quello ricevuto dal suo bambino; generalmente il gioco dei sorrisi prosegue per alcuni minuti e alla fine è quasi sempre impossibile ricordare chi ha cominciato.
Nel sorriso della mamma il bambino vede il proprio sorriso, nel viso della mamma vede specchiato il suo; ognuno di loro sembra volersi confondere nell’altro, quasi tornando a quella relazione strettissima che hanno già vissuto durante la gravidanza.
Dobbiamo quindi considerare il sorriso dei primi mesi come il linguaggio positivo e dolce di cui dispone il neonato per comunicare (il linguaggio negativo, e a volte violento, è il pianto).
Il sorriso del neonato è probabilmente anche uno dei modi privilegiati e belli che la natura è riuscita ad inventarsi per portare il cucciolo d’uomo verso la conoscenza di sé e degli altri.
Proviamo pertanto a circondare i nostri neonati di molti specchi nei quali possano vedersi e riconoscersi, gli specchi dei nostri visi che non sono mai stanchi di sorridere.
Tratto dal sito www.vocidibimbi.it
foto buffe
Autore: Unacoppia
per ridere un po\'
lunamia / anna
Autore: lunamia
varie
L`istinto del neonato in cerca del seno
Subito dopo il parto il neonato viene posto sul corpo della
Video divertenti: la bimba che non ama l`avocado
La piccola Autumn, imboccata dalla mamma, prova l`avocado pe
Come attaccare bene il bambino al seno
In questo video la Consulente Professionale in Allattamento
La prima poppata subito dopo il parto
In questo video Martina Carabetta, Consulente Professionale
Il video-tutorial per imparare le semplici manovre da fare i
Domanda.
пеперутка16
Qualcuno di voi alleva mucche? Se sì, cosa fai con il latte? Non sto scherzando, lo chiedo seriamente: non so cosa fare con il latte?