Alisha alle 10:59
nel tema RE: Allergie: cibo, polvere
I bimbi nascono con l’istinto di suzione: succhiare è il loro modo di darsi conforto e calmarsi, ma non solo. Attraverso la bocca i neonati infatti iniziano a conoscere e a esplorare il mondo e l’ambiente circostante.
Mettere un oggetto in bocca e succhiarlo richiama il gesto e il rituale dell’allattamento materno e risponde a un bisogno naturale, profondo, primordiale. Per questo è normale che la maggior parte dei bambini trovi nel ciuccio un piacere rassicurante in grado di alleviare le piccole sensazioni di malessere.
Ma non è così per tutti: alcuni neonati infatti lo rifiutano e non vanno forzati, anche se a qualche mamma farebbe comodo imporlo, poiché è un alleato importante nei momenti di difficoltà.
È importante capire se i propri bimbi abbiano bisogno o meno del ciuccio e rispettare la loro scelta.
Se ci orientiamo a usarlo, dobbiamo farlo con criterio e con alcuni limiti, per non compromettere lo sviluppo dei denti e rendere doloroso e difficile il distacco dal ciuccio.
I vantaggi del ciuccio
È meglio del pollice
Se si nega il ciuccio a un neonato che lo desidera, lui cercherà qualcos’altro per soddisfare il suo istinto di suzione. Prenderà di mira il pollice, abitudine più difficile da tenere sotto controllo e da perdere.
Lo aiuta a dormire da solo
Oltre a consolare il bebé lasciato solo nel suo lettino per la nanna, l’uso del ciuccio durante il sonno fa diminuire il rischio di incorrere nella Sids (Sindrome della morte improvvisa del lattante).
Aiuta a capire se ha fame
Quando un lattante abituato al ciuccio lo respinge, vuol dire che... ha proprio fame.
È un calmante
Il ciuccio aiuta a distrarre il bebé durante le visite pediatriche e le vaccinazioni, in caso di coliche addominali o nei fastidi legati alla dentizione.
Intrattiene
Quando la mamma non è immediatamente disponibile per l’allattamento al seno, il ciuccio può distrarlo per un pochino.
Separarsi dal ciuccio senza traumi
Verso i tre anni alcuni bambini acquistano più fiducia in se stessi e abbandonano il ciuccio spontaneamente. Altri non vogliono saperne di questa separazione e convincerli richiede molta sensibilità. Che cosa fare?
Lascia che il bimbo utilizzi il ciuccio solo in alcuni momenti della giornata, come ad esempio prima di addormentarsi.
Prova a distrarlo giocando con lui: le tue attenzioni gli procureranno conforto e tranquillità.
Evita di intervenire quando il bimbo sta attraversando una fase di cambiamento, come ad esempio la nascita di un fratellino o l’inserimento alla scuola dell’infanzia. In queste occasioni è indispensabile assecondare le sue esigenze e rimandare i tentativi a quando il bisogno di consolazione (e quindi del ciuccio) sarà meno impellente.
È importante che l’interruzione dell'uso del ciuccio non sia improvvisa: non farlo sparire senza dare spiegazioni, ma gradualmente, provando a sostituirlo con un oggetto diverso, un indumento che abbia l’odore della mamma, un pupazzo o una copertina.
Non colpevolizzare il bambino se vuole il ciuccio, ma continua ad accompagnarlo in questa fase di crescita.
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