La prima volta su Miobambino? Qui puoi dare un'occhiata a ciò che è Miobambino e come ti può aiutare.   |   Leggi di più    
Miobambino.it utillizza i cookie necessari al funzionamento de sito ed utili per fornire all’utente una migliore esperienza di navigazione e per inviare pubblicità.
Ogni browser ha la possibilità di abilitare o bloccare i cookie. Visitando e utilizzando il sito, acconsenti all'uso dei cookie. Per continuare, clicca su "OK”.   Scopri di più.

Il parto assistito (o strumentale)

Miobambino, 13.5.2013
Nel parto assistito si ricorre a strumenti come forcipe o ventosa per estrarre il bambino dal canale del parto.

image
/21




La ventosa ostetrica (o vacuum extractor) e il forcipe sono strumenti utilizzati per accelerare o facilitare la fuoriuscita della testa del nascituro dal canale del parto.

In genere questi strumenti vengono utilizzati quando è opportuno velocizzare la fase di espulsione, come nei casi di malattie materne o di sofferenza fetale.


Ormai in Italia il forcipe viene utilizzato molto raramente visto l'alto tasso di complicazioni ed effetti collaterali che può comportare, in favore della ventosa, più facile e meno rischiosa da usare.

La pericolosità del forcipe è attestata dal fatto che in Giappone l'impiego del forcipe fu proibito già nel 1930, con pene detentive per chiunque lo usasse clandestinamente.


  • Il forcipe è uno strumento metallico con due bracci snodati che vengono inseriti nella vagina e applicati lateralmente sulla testa del feto. Questo aiuta il bambino a ruotare e a scendere.

  • La ventosa è invece una piccola coppetta a forma di calice che viene inserita nella vagina e collocata sopra la testa del feto. Si collega a una pompa a vuoto che tira ad ogni contrazione per aiutare la discesa del bambino. A differenza del forcipe non viene utilizzata per ruotare la testa.


Il forcipe e la ventosa vengono rimossi dopo che la testa del bambino è uscita e il corpo viene espulso normalmente. Prima del loro impiego alla paziente viene somministrato un anestetico o l'epidurale, in modo che avverta solo pressione a livello vaginale ma non dolore.


Il forcipe e la ventosa possono provocare temporanei gonfiori, lividi e segni sulla testa o sul viso del bambino (nel giro di pochi giorni scompaiono senza lasciare traccia). In rari casi si possono verificare anche taglietti e delle contusioni.


Per quanto riguarda la madre, le due principali fonti di preoccupazione di questa procedura sono legate a possibili lacerazioni o tagli (e quindi a conseguenti perdite di sangue) e, anche se più raramente, al rischio di danno all'apparato urinario.




Clicca su “Like” e aggiungi il tuo commento su questo articolo

I bambini imparano a parlare già nel panci...
Il neonato, col suo pianto, imita la melodia che ha imparato ascoltando la mamma negli ultimi tre mesi di gravidanza
5
Aspetti psicologici della gravidanza
La gravidanza è un periodo di aspettative, emozioni belissime, ma a volte anche di situazioni psicologice e fisiche che ...
4
Il fumo passivo in gravidanza
Anche se è passivo il fumo ha un impatto permanente sulla salute del bambino. Mutazioni genetiche predispongo infatti il...
4
Gli antidepressivi in gravidanza
Assumere psicofarmaci durante la gravidanza espone i bambini a possibili ritardi dello sviluppo psicofisico
4