bighacker28 alle 02:39
nel tema RE: (kim.samuel28888@gmail.com) Dumps,CVV, Fullz live 100%
La gravidanza rappresenta per la donna un periodo di profondi
cambiamenti non solo fisici ma anche psicologici, tanto che alcune
donne hanno difficoltà ad accettarne lo stato provando sentimenti
contrastanti di felicità e paura, di preoccupazione per ciò che le
attende.
Si tratta di reazioni piuttosto diffuse e condivise che tuttavia
non vengono sempre espresse dalla futura mamma nel timore di
sentirsi diverse e giudicate inadeguate al loro futuro ruolo.
Molto importante in questo periodo è dare ascolto a ciò che si sente
e prova dentro di sé, perché tristezza, sconforto e ansia possono
facilmente trasformarsi in veri e propri sintomi di depressione.
Sono sentimenti e aspetti che non vanno sottovalutati poiché il
mancato riconoscimento, e di conseguenza il non trattamento di
questa sintomatologia, può arrivare a compromettere il decorso della
gravidanza, con ricadute che vanno dalla scarsa cura di sé all’abuso di
sostanze, fino al coinvolgimento dello sviluppo del feto e ai processi
di attaccamento madre-neonato.
Da questa premessa è facile comprendere come i cambiamenti che la
gravidanza e la maternità impongono non si riferiscono solo al mondo
esterno, bensì implicano una metamorfosi interiore importante.
In questo senso essi diventano dunque occasione di un travaglio che
oltre ad essere fisico è soprattutto psicologico.
Con la nascita di un bambino, soprattutto il primo, la mamma passa
ad una organizzazione psichica ancora sconosciuta e peculiare che
determina una serie di azioni, tendenze, sensibilità, fantasie, paure e
desideri che vanno a scontrarsi con quella che sarà la nuova realtà la
quale implica:
Un cambiamento di ruolo e delle relazioni sociali
Un cambiamento di identità
Un cambiamento nella relazione di coppia
Un confronto con la figura materna
L’acquisizione della funzione materna
La perdita dello stato interessante
La perdita della fusione con il bambino
La non corrispondenza fra bambino reale e bambino immaginario
La relazione di dipendenza con il neonato.
I sintomi
Come accorgersi di una depressione in gravidanza?
La depressione in gravidanza non è necessariamente premonitrice di
una depressione post-parto certa.
Occorre tuttavia fare attenzione ad alcuni sintomi, specie emotivi della madre, e notare se sono intensi e/o protratti nel tempo, se vengono vissuti negativamente e se sono
accompagnati da pensieri autocritici ricorrenti.
Questa combinazione di fattori, infatti, in qualche modo potrebbe
influenzare il naturale decorso della gravidanza. Accorgersi subito
di questi segnali in gravidanza significa poter intervenire e curarli al
loro esordio e prima che la malattia porti ad una depressione postpartum.
I segnali più evidenti di una depressione si caratterizzano con:
Umore profondamente triste o irritabile
Stanchezza, agitazione
Sensazione di inadeguatezza con mancanza di fiducia in se stesse
Perdita di interesse o di piacere nelle comuni attività
Difficoltà di attenzione, concentrazione e memorizzazione
Disturbi del sonno e dell’appetito.
I fattori di rischio
La patologia psichiatrica, sia essa un disturbo d’ansia o un disturbo
depressivo, è determinata da una molteplicità di fattori e per una
corretta diagnosi e un percorso terapeutico adeguato è necessario
individuare tutti gli aspetti che partecipano allo sviluppo del disturbo.
Spesso esistono fattori, definiti fattori di vulnerabilità, già presenti
prima della gravidanza che predispongono la donna alla depressione.
Essi si identificano in:
Una vulnerabilità ormonale (Sindrome premestruale-Disturbo Disforico Premestruale)
Una storia psichiatrica pregressa
Una depressione, disturbi dell’umore, ansia prenatale
Una familiarità positiva per disturbi psichiatrici
Una gravidanza non programmata e/o non desiderata
Una difficoltà di relazione con il partner
Un inadeguato supporto psicosociale
Recenti eventi di vita stressanti (breve intervallo tra le gravidanze,complicazioni nello sviluppo del feto, perdita del lavoro)
Un basso livello socioeconomico
Le conseguenze della depressione in gravidanza
Durante la gravidanza molte donne possono sembrare più stressate
emotivamente, senza tuttavia soddisfare i criteri di una qualunque
malattia mentale, manifestando alterazioni psicologiche (comprese
ansia, labilità dell’umore e preoccupazioni esterne) riguardanti
i cambiamenti del corpo ed il benessere del feto.
Fra questi disagi è proprio l’ansia uno degli stati a cui prestare maggiore
attenzione.
L’ansia in gravidanza
Lo stato d’ansia aumenta progressivamente con il progredire della
gravidanza con valori più alti nel 3° trimestre.
In particolare, se essa è presente nella 32° settimana, è un probabile fattore predittivo di
depressione nel periodo post-natale.
Essa non va sottovalutata, poiché l’ansia in gravidanza potrebbe portare a:
Depressione post-partum
Disturbo di sviluppo e attività fetali per una modificazione e attivazione prolungata di alcuni sistemi di allarme allo stress
Basso peso alla nascita
Difetti fisici nel bambino
Problemi comportamentali-emozionali
Predisposizione alle abitudini tabagistiche
All’uso di sostanze psicoattive e alcool usate a scopo ansiolitico
Riduzione dell’appetito con compromissione del peso e dello sviluppo della gravidanza
Questi comportamenti da parte della futura mamma sono indicatori
di una scarsa adesione al “progetto gravidanza” con manifestazioni
che possono variare da:
Una scarsa cura di sé
Una malnutrizione materna con alterazione dello sviluppo fetale
L’abuso di alcol, tabacco e sostanze psicoattive
L’incapacità a riconoscere i prodromi del parto fino ad arrivare a: aborti, complicanze neonatali (nascita pretermine, basso peso corporeo alla nascita, ridotta circonferenza cranica, basso indice di Apgar ossia dei parametri per la valutazione della vitalità del neonato: pressione, respirazione, battito cardiaco).
Le azioni terapeutiche
Ecco come intervenire in caso di depressione in gravidanza:
L’ansia leggera può essere controllata con interventi di rilassamento
muscolare (sequenze organizzate di esercizi di contrazione e
decontrazione di gruppi muscolari di tutti i segmenti corporei).
Tecniche di controllo del corpo e del respiro con interventi
preventivi sul decorso e sulla tutela del sonno in gravidanza e nel
puerperio.
Approccio di psicoterapia mirato, sia individuale che di coppia
nella forma di counseling o di una psicoterapia strutturata ed
eventuale intervento farmacologico con antidepressivi in caso di
ansia intensa.
foto di Graur Codrin
bighacker28 alle 02:39
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phillipestaus alle 18:46
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