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Il singhiozzo nella pancia della mamma

Miobambino, 4.5.2010
Può capitare che durante la gravidanza la mamma avverta il bambino singhiozzare nel pancione. Ma a cosa serve il singhiozzo? Come si riconosce? Che origini ha?

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I bambini nell'utero cominciano ad avere il singhiozzo dopo soli due mesi, prima che compaia qualsiasi movimento legato alla respirazione.


Ma quale scopo ha il singhiozzo durante la gravidanza?

È probabile che il singhiozzo impedisca al liquido amniotico di entrare nei polmoni: durante questi movimenti respiratori, ben visibili con l’ecografia, soprattutto dopo la 22° settimana di gestazione, il bambino, inspirando, inghiotte un po’ di liquido, che poi emette dalla bocca come se stesse singhiozzando.

Solitamente questo singhiozzo si verifica in concomitanza con particolari azioni che compie la mamma: ad esempio quando si corica, quando si alza o quando consuma un pasto abbondante, tutti comportamenti che provocano una momentanea e fisiologica riduzione dell’afflusso di ossigeno al feto.

Il piccolo mette allora alla prova i suoi centri della respirazione e dà inizio a quella strana forma di singhiozzo che provoca sobbalzi ritmici e regolari, anche della durata di mezz’ora, nella pancia della mamma.

Il singhiozzo costituirebbe quindi una sorta di allenamento per la respirazione: il movimento allena i muscoli che saranno dediti alla respirazione una volta che il bambino sarà nato. Nel corso della vita intrauterina è possibile che il feto muova i muscoli della gabbia toracica e di conseguenza il diaframma, proprio come se si stesse allenando a respirare.


Come riconoscere il singhiozzo?

È un movimento molto particolare: in una zona della pancia si sente un battito lento e ritmico o una serie di piccole scosse. Più evidente negli ultimi tre mesi, è una delle prove indirette che il bambino in utero si prepara alla vita esterna : imparare a singhiozzare può voler dire imparare a rimuovere il latte che eventualmente gli “andrà di traverso”.


Che origini ha il singhiozzo?

Negli adulti il singhiozzo è causato da improvvise contrazioni dei muscoli che usiamo per inspirare l'aria. Appena i muscoli cominciano a muoversi, la glottide chiude ritmicamente la trachea.

La contrazione dei muscoli respiratori e la chiusura della glottide sarebbero un riflesso di origine primitiva, un residuo risalente ai tempi in cui i mammiferi si sono evoluti dagli anfibi (che, attraverso le branchie, spingono l'acqua senza che questa vada a finire nei polmoni).

È bizzarro, ma ci sono infatti molte similitudini fra il nostro singhiozzo e la ventilazione delle branchie in animali come i girini.

 


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