adry73
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Babylove, stai a vedere che siamo pure vicine di casa Io abito a P.za Mazzini ed il negozio è a Via degli Ammiragli una traversa di via Cipro esattamente a via giorgio scalia, 53, non cercare un negozio su strada perchè bisogna scendere come se fosse un garage, ci sono le scalette e la rampa per i passeggini. Cokky, io ti capisco perchè anche se uno si dovrebbe far scivolare addosso tutto è veramente difficile, anzi in un momento di sensibilità più accentuata come in gravidanza è praticamente impossibile Però ti voglio raccontare la mia esperienza per farti capire che quando si tratta di lavoro e soldi la gravidanza, e quindi un momento di felicità, è vista dai colleghi e dai titolari come una scusa per farsi le vacanze pagate alle loro spalle mentre loro per guadagnarsi gli stessi soldi si devono svegliare ogni mattina ed andare a lavorare: nel 2008 io rimasi incinta per la prima volta, a 17 settimane purtroppo riscontrarono una malformazione fetale e fui costretta a prendere la dolorosa decisione di interrompere le gravidanza (in gergo medico "aborto terapeutico") alla 20ma settimana, va da sè che dal momento in cui ho scoperto del problema mi sono messa subito sotto ispettorato, anche perchè prima di prendere quella decisione ho consultato una decina di primari specialisti da Napoli a Milano, e già lì continuavano a chiedermi "vabbè ma quando rientri al lavoro?" Il 23 maggio faccio l'aborto terapeutico, il 26 esco dall'ospedale, il 27 maggio entro in ospedale con mia madre in blocco renale(diabete degenerato), resto una settimana al capezzale di mia madre in coma fino alla sua definitiva dipartita, e lì mi dicono "allora hai diritto ai tre giorni di lutto", chiaramente io mi prendo un mese di malattia per depressione post-trauma e post-parto. Beh non vidico quello che mi hanno detto e fatto quando sono rientrata, innanzitutto non mi hanno pagato lo stipendio e i colleghi non mi hanno detto niente, poi generalmente noi chiudevamo le due settimane centrali di agosto e ci dividevamo la prima e l'ultima con la collega per fare tre settimane per uno, beh lei si è presa tutto il mese per non farmi fare le ferie, e ho saputo che quando stavo per rientrare lei ed il titolare hanno detto "ci manca solo che Adriana torna e chiede le ferie dopo questi due mesi che se ne è stata a casa" la mia collega avrebbe detto " una mia amica ha abortito ed il giorno dopo già stava al lavoro" Ora, io sono sicura che voi che siete persone intelligenti, avrete sicuramente compreso quale trauma possa aver subito io con queste gravi perdite contemporaneamente, beh io non mi spiego come la gente riesca ad arrivare a livelli tali di cinismo e crudeltà, ma purtroppo è un comportamento che non ho riscontrato solo al lavoro,ma anche in famiglia, nello stesso periodo si sposava la figlia del fratello di mio marito, noi abbiamo chiaramente declinato l'invito, beh si sono offesi dicendo che se stavo male io almeno mio marito per rispetto poteva andare, ed il rispetto nei miei confronti? Insomma, scusate lo sfogo, ma la situazione di Cokky, mi ha risvegliato una rabbia che condivido pienamente insieme a lei contro tutti quelli che non meritano nè la nostra considerazione nè tantomeno il nostro rispetto
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